Sembra un sacco della spazzatura ma costa 1700 euro: il vero significato della borsa di Balenciaga
Nel mondo della moda si fa presto a parlare di provocazioni. Eccessi in passerella, prezzi da capogiro, borse e scarpe dalle forme più improbabili. Eppure, guardando più da vicino, si scopre alcune provocazioni non sono mai fine a se stesse, che hanno una storia da raccontare e sollevano dibattito per mandare messaggi precisi. È il caso della nuova borsa di Balenciaga, che è diventata virale perché è identica a un sacco della spazzatura, ma al prezzo di una borsa di lusso: 1790 dollari, poco più di 1700 euro. Uno scandalo? Non proprio, anzi, è un successo annunciato: per capire perché è già un oggetto del desiderio bisogna fare un passo indietro.
Il sacco della spazzatura firmato Balenciaga è diventato virale
La borsa "trash pouch" di Balenciaga è salita alla ribalta solo negli ultimi giorni ma in realtà è stata presentata lo scorso marzo durante la settimana della moda di Parigi. Subito dopo la sfilata Kim Kardashian aveva postato una foto della borsa nel backstage, anticipandone il successo: la borsa fa parte della collezione Autunno/Inverno 2022-23 e sta per arrivare nei negozi in tre colori diversi, nero, bianco e azzurro. Non è fatta di plastica ma di pelle, ricoperta da un finish lucido per simulare proprio il colore dei sacchi dell'immondizia. Non si tratta di una bizzarìa fine a se stessa, ma di un'evoluzione coerente con il percorso stilistico di Demna Gvasalia, designer di Balenciaga, famoso per la sua estetica sovversiva. Nel suo lavoro compaiono spesso oggetti comuni elevati a feticci: famosa è la borsa azzurra dell'Ikea (in versione griffata) o il sacchetto della spesa bianco apparsa in passerella con il nome "Shopping Monday".
Il vero significato della borsa "Trash Pouch" di Balenciaga
Durante la sfilata invernale, Balenciaga ha stupito tutti con uno show nella neve in segno di solidarietà all'Ucraina invasa dai carrarmati russi. Lo stilista Demna Gvasalia ha conosciuto sulla sua pelle la devastazione della guerra ed è dovuto scappare dal suo Paese natale, la Georgia, quando era solo un bambino. Le modelle che avanzano in passerella trascinandosi pesanti sacchi neri sono quindi un riferimento al dramma dei profughi, costretti a fuggire raccogliendo la propria vita in una busta di plastica. La "trash bag" di Balenciaga, fuori dal suo contesto, è stata letta come una provocazione, un effetto previsto dallo stilista. A margine della sfilata, infatti, Demna Gvasalia ha dichiarato al sito WWD: "Non potevo perdere la possibilità di creare la busta della spazzatura più costosa al mondo perché chi non ama uno scandalo di moda?"