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Scrocchiare le dita fa male? La verità su questa abitudine

Scrocchiare le dita è uno dei gesti che facciamo più spesso nell’arco della giornata. “Serve a rilassarci” spiega lo psicoterapeuta Merigo, ma da cosa deriva quel tipico rumore che sentiamo? Ci sono dei rischi per le ossa?
A cura di Francesca Parlato
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scrocchiare le dita

Scrocchiarsi le dita è irresistibile. È uno dei gesti più comuni che facciamo ogni giorno, a volte senza neanche accorgercene, altre volte invece perché ci serve come abbrivio. Pensiamo al pianista che si scrocchia le dita prima di suonare o allo scrittore che lo fa prima di mettersi a battere le dita sulla tastiera. Certo non è il massimo dell'educazione e del bon ton ma è quasi sempre incontrollabile. Per molte persone il piacere di questo gesto deriva anche dal rumore che le ossa fanno quando le scrocchiamo. Ma farà bene o male alle nostre articolazioni?

Scrocchiare le dita fa male?

Cric – croc. È questo il rumore (molto maleducato, diciamocelo pure, anzi il galateo vieta di fare rumori che possono dare fastidio alle persone intorno) che fanno le ossa o meglio le nocche delle dita quando le scrocchiamo. Ma in effetti, anche se potrebbe sembrare che le articolazioni stiano subendo un vero e proprio trauma, in realtà non ci sono rischi. "Dobbiamo subito chiarire che in realtà il rumore che sentiamo non è provocato davvero dalle ossa – chiarisce il fisioterapista Jacopo AllegriAltrimenti sì che avremmo degli effetti collaterali per le nostre dita. Quando scrocchiamo le dita ‘muoviamo' le capsule articolari che avvolgono i capi ossei. C'è molta letteratura scientifica sul tema che ci conferma la mancanza di conseguenze negative. Anzi c'è un medico, il dottor Donald Unger, che sostiene di aver scrocchiato per sessant'anni soltanto le nocche delle dita della mano sinistra e che questo non ha provocato nessuna artrosi o altro danno alla mano rispetto all'altra. Vero è che comunque si tratta di un movimento innaturale – continua Allegri – Per questo il mio consiglio è comunque non esagerare". Se poi si sente dolore o c'è gonfiore è assolutamente necessario evitare di fare questo gesto. "In questi casi è sconsigliato, anzi, è bene rivolgersi a uno specialista per capire se c'è un problema alle ossa o alle articolazioni".

Perché scrocchiare le dita ci rilassa

Il gesto di scrocchiare le dita per alcune persone è estremamente rilassante. Si fa in automatico, senza pensarci, ma allo stesso tempo è un gesto quasi sempre legato a un principio, a un inizio. "Serve anche a scaricare la tensione ma nella maggior parte dei casi lo facciamo per prepararci a qualcosa. A scrivere al computer, a sollevare un peso in palestra, come se fosse un gesto simbolico. – spiega lo psicoterapeuta Matteo Merigo – Scrocchiare le dita ci dà anche una sensazione di controllo, ci richiama all'attenzione, mette in movimento corpo e mente".  E poi anche il rumore influisce. Quel rumore, che per il vicino di scrivania può essere estremamente fastidioso, per chi compie lo scrocchio svolge una funzione precisa di rilassamento, quasi come i video ASMR. "Il paragone con l'ASMR è molto interessante perché il piacere e il senso di rilassatezza provocato dall'ascolto di un suono prolungato è simile a quello provocato dalle dita che scrocchiano. La differenza sta nel fatto che il rumore provocato dalle articolazioni – e quindi anche il piacere che se ne trae – ha una durata breve, un istante". In alcuni casi, ma molto rari, questo gesto può diventare anche compulsivo. "Le compulsioni – continua Merigo – sono comportamenti ripetitivi che la persona mette in atto per alleviare un disagio, un pensiero che crea malessere, l'ansia. Nella maggior parte delle persone però scrocchiarsi le dita è più un'abitudine che una compulsione. Non è attivato da un pensiero ansiogeno". 

Perché scrocchiare le dita fa rumore

Le persone si dividono in due categorie: quelle che dal rumore delle dita che scrocchiano traggono piacere e chi invece rabbrividisce. Ma se le ossa non si toccano davvero da cosa deriva quel tipico cric-croc? "I capi ossei sono protetti dalle capsule articolari – chiarisce Allegri – Al loro interno si trova il liquido sinoviale, un fluido che porta nutrimento alle articolazioni e che soprattutto le lubrifica. Quando flettiamo o estendiamo l'articolazione, la pressione del liquido aumenta e si formano delle bolle di gas (principalmente di anidride carbonica) che poi scoppiano, provocando così il tipico suono dello scrocchio". 

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