Schiaparelli effetto shock a Parigi: le trecce di capelli sono le cravatte della nuova quotidianità
Schiaparelli conquista la Paris Fashion Week. Dopo aver svelato la Haute Couture con uno show dove sono stati portati in passerella dei bambini bionici, la Maison del gruppo Tod's ha voluto ridefinire i codici del prêt-à-porter. Daniel Roseberry, al timone creativo del marchio da cinque anni, ha voluto dare una nuova immagine della quotidianità, portando in scena capi in grado di stupire rendendo scenografici pezzi da tutti i giorni.
Non è solo l'Alta Moda a far sognare, ma anche il ready to wear. Così lo stilista mixa elementi classici e ordinari con i codici e l'heritage visionario e surrealista della Maison, crea una sintesi tra le sue origini texane e la storia della fondatrice del marchio.
La collezione Autunno/Inverno 2024-25 di Schiaparelli
L'idea è quella di dar vita a un prêt-à-porter esclusivo, ma in grado id emozionare e scuotere, ogni pezzo è progettato e rifinito in modo da stupire ed elettrizzare. Il guardaroba da tutti i giorni pensato da Schiaparelli si compone di varianti di blazer, pantaloni e completi spezzati. I tessuti si declinano in velluti e sete, che vengono accostati a jersey più sportivi ed elasticizzati; gli elementi cari alla fondatrice del marchio, come i dettagli anatomici e il famoso buco della serratura che decora scarpe e borse del brand, vengono mixati con nuovi particolari che rimandano alla cultura statunitense come frange, fibbie e capi in denim. Spuntano stivaletti texani e nuovi articoli, come occhiali da sole e piccola pelletteria.
La cravatta di capelli
Un particolare che non è passato inosservato sono state le cravatte realizzate con ciocche di extension: seguendo la tendenza del momento, che vede l'accessorio protagonista del guardaroba femminile, diventato un simbolo di emancipazione e parte integrante degli abiti da donna, Daniel Roseberry lo declina con i codici stilistici di Schiaparelli, rendendolo materico e anatomico. Ed è proprio negli accessori che incarnano l'esprit de Schiap. "Quando li disegniamo ci poniamo due domane: è un pezzo che si può trovare solo da Schiaparelli? Qualcuno attraverserà una stanza e chiederà: ‘Mi scusi dove l'ha comprata?'", ha dichiarato il creativo in una nota stampa.