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Sandra Milo in copertina, a chi la definisce rifatta risponde: “La terza età non è una vergogna”

Rivolgendosi a chi l’ha definita rifatta e piena di filtri, a chi l’ha invitata a fare la pensionata e a badare i nipoti, Sandra Milo ha difeso se stessa e la terza età: “La vecchiaia, se vissuta bene, è una gran bella stagione della vita, una fase che ognuno attraversa con spirito più o meno vivace”.
A cura di Giusy Dente
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Sandra Milo in Antonio Marras (Photography Matteo Basilé)
Sandra Milo in Antonio Marras (Photography Matteo Basilé)

Alla soglia dei 90 anni, Sandra Milo aveva posato in copertina per per il magazine Flewid. Era il 2020 e Chiara Meierhofer Muscarà l'aveva fotografata senza veli per quattro cover, con lo scopo di elogiare la bellezza che non ha tempo e non ha età, lontana da ideali di perfezione e giovinezza a tutti i costi.

A 90 anni compiuti, l'attrice è tornata a posare per il magazine, stavolta in occasione del Pride Month, in nome del valore dell'unicità e dell'inclusività, per ribadire che ogni forma di amore dovrebbe essere libera di esprimersi, senza disuguaglianza alcuna, senza sentirsi sbagliati. Le foto hanno attirato qualche polemica e l'attrice ha voluto rispondere personalmente alle critiche di chi ha provato a fare esattamente questo: farla sentire sbagliata.

Sandra Milo in Antonio Marras (Photography Matteo Basilé)
Sandra Milo in Antonio Marras (Photography Matteo Basilé)

Sandra Milo torna in copertina per Flewid

A 90 anni compiuti, Sandra Milo non potrebbe essere più felice e più serena con se stessa. Sa di aver vissuto una vita piena, ricca di esperienze. Nel bene e nel male ha fatto tesoro di tutto: l'infanzia segnata dalla guerra, la luminosa carriera, il dramma della malattia di sua madre, l'amore travolgente con Federico Fellini, i quattro matrimoni, la violenza subita dal marito Moris Ergas. "Non ho paura di morire, andrò in paradiso perché ho fatto del mio meglio" ha detto convinta. La maturità le ha regalato molta più consapevolezza: ha imparato ad accettarsi e si è liberata di tanti fardelli.

"Più il tempo passa più mi sento serena e rilassata, più la vita mi piace, senza le ansie di quando sei molto giovane, che hai sempre paure e incertezze" ha raccontato l'attrice in una recente intervista a Verissimo, ospite di Silvia Toffanin. L'essere donna, madre, moglie e attrice non è stato sempre facile da conciliare. "Le ho superate tutte e ho imparato ad essere me stessa e ad accettarmi, non voglio più essere migliore o diversa. E soprattutto ho imparato a non avere più sensi di colpa. Specialmente noi donne siamo gravate dal senso di colpa. Dividerci tra lavoro e famiglia ci può far sentire in colpa, ma lavoriamo per il bene dei nostri figli quindi non c'è motivo" ha ammesso. Sandra Milo ha un rapporto molto sereno anche col suo corpo.

Sandra Milo sulla cover di Flewid  (Photography Matteo Basilé)
Sandra Milo sulla cover di Flewid  (Photography Matteo Basilé)

Sandra Milo risponde alle critiche

Le foto di Matteo Basilé per Flewid hanno attirato alcune critiche. È stata la stessa Sandra Milo a riportare un messaggio ricevuto da un hater, che l'ha accusata di "essere un'egocentrica novantenne, tutta rifatta e piena di filtri, che dovrebbe fare solo l'anziana". La 90enne ha dunque voluto precisare alcune cose e ha condiviso un lungo messaggio sui social in cui ha chiarito il messaggio che le foto vogliono mandare. "Faccio presente che è stato frainteso il messaggio di body positivity che volevamo veicolare nel progetto" ha esordito l'attrice.

Sandra Milo ha poi difeso se stessa e la sua età, la vecchiaia o anzianità o terza età che dir si voglia: "Non si fa gli anziani ma si è semplicemente vecchi e la vecchiaia, se vissuta bene, è una gran bella stagione della vita. Mi preme dire che non solo la terza età non è una condizione da subire passivamente o da nascondere come fosse una vergogna né l'anticamera della morte, ma solo una fase della vita che ognuno di noi attraversa con spirito più o meno vivace".

Sandra Milo in Antonio Marras (Photography Matteo Basilé)
Sandra Milo in Antonio Marras (Photography Matteo Basilé)

E lo spirito di Sandra Milo è decisamente vivace! Lo ha dunque ribadito forse e chiaro: "Mi rivolgo ora a quelli che mi scrivono che dovrei fare solo la pensionata e badare ai nipoti, lasciando spazio alle nuove generazioni (beninteso, nessuno glielo vuole togliere): io sono stata solo un mezzo, un tramite, come rappresentante della terza età, attraverso il quale rivendicare il diritto di essere riconosciuti e accettati dalla famiglia, dalla società, dall'altro da sé, dalle istituzioni, dal sistema giuridico. Il mondo non si divide in categorie, in compartimenti stagni nei quali relegare chi è diverso, nella migliore accezione del termine". L'invito di Sandra Milo è uno soltanto: aprire la mente.

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