Perché i commercianti vogliono rinviare i saldi invernali 2023
Spiagge frequentate anche a novembre, persone con indosso abbigliamento leggero e molti dubbi su quando fare il cambio stagione nell'armadio. Il clima mite non invoglia certo all'acquisto di piumini, giacconi o indumenti invernali. Ormai è assodato come il cambiamento climatico stia mutando anche le abitudini dei consumatori. Le temperature aumentano e le vendite di capi, calzature e accessori autunno-inverno calano (con punte fino al -20% rispetto allo scorso anno). Benny Campobasso, Presidente nazionale di Fismo (Federazione dei negozi di abbigliamento) Confesercenti, ha spiegato a Fanpage.it il perché di far slittare di un mese i saldi di fine stagione. Sconti? Non più da inizio gennaio ma posticipati alla prima settimana di febbraio.
Perché la proposta di fare slittare i saldi
"Negli ultimi anni a incidere negativamente sulle vendite è stato il Covid, l'inflazione, la difficile situazione geopolitica e le conseguenze del cambiamento climatico – spiega Benny Campobasso – Far slittare di un mese la data di inizio dei saldi invernali è nell'interesse di tutti". Il rinvio dei saldi, una proposta avanzata da Confesercenti, ha come obiettivo quello di consentire ai commercianti di recuperare profitti. "In un periodo di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo consentirebbe ai negozianti di vendere, prima di svendere – continua il Presidente di Fismo – Mi sembra assurdo parlare di saldi di fine stagione a gennaio quando sarà in quel periodo che, forse, incominceremo ad avere temperature un po' più invernali".
Come è stata accolta la proposta
"Sto ricevendo molti riscontri positivi però c'è ancora silenzio da parte delle istituzioni. La cosa che mi stupisce è che altre associazioni di categoria non si siano ancora espresse – aggiunge Benny Campobasso – Questa proposta è dettata dall'urgenza ma noi è da tempo che chiediamo un posticipo sia nei saldi invernali che in quelli estivi. L'obiettivo è che non sia solo una misura transitoria ma definitiva. Ormai le stagioni stesse si spostate, non c'è tempo per smerciare gli articoli a prezzo pieno". Alla base di tutto c'è il tema del buon funzionamento del mondo commerciale. "I saldi sono una materia regolamentata, anche nell'interesse dei consumatori. Il fatto, per esempio, che non si possano vendere prodotti che non siano di stagione è una garanzia".