Rolex, multa di quasi 100 milioni di euro. Perché l’antitrust francese ha sanzionato la Maison

L'antitrust francese ha sanzionato Rolex per 91,6 milioni di euro. Secondo l'Autorite de la Concurrence il colosso dell'orologeria svizzero avrebbe vietato per oltre dieci anni ai suoi rivenditori autorizzati Oltralpe di vendere online i segnatempo della Maison. Il motivo del divieto sarebbe stato quello di contrastarne la contraffazione e il commercio parallelo, dove questi vengono venduti a un prezzo molto più elevato rispetto a quello di mercato e dove, in molti casi, ne viene messa in dubbio l'autenticità.
Le motivazioni dietro la sentenza
Secondo l’Autorité del la Concurrence la violazione è particolarmente grave, poiché è stata in grado di penalizzare rivenditori e consumatori, bloccando un importante canale commerciale. In più, l’Antitrust francese ha fatto notare che i principali competitor di Rolex si comportano in modo opposto, pur ponendo condizioni proprie, per cui gli obiettivi rivendicati da Rolex "possono quindi essere raggiunti con mezzi meno restrittivi per la concorrenza". L'unità francese di Rolex è stata obbligata a informare i rivenditori di questa decisione; l'azienda dovrà, inoltre, pubblicare un riassunto della decisione sul loro sito web entro due mesi per sette giorni consecutivi.

L’indagine dell’Autorità francese garante della concorrenza è stata avviata nel 2017 a seguito di alcune denunce presentate da Union de la Bijouterie Horlogerie e Pellegrin & Fils, escluso dalla rete di partner nel 2013 senza alcuna giustificazione. Gli avvocati sostenevano che l’esclusione fosse avvenuta dopo che il rivenditore ha provato a convincere l'azienda svizzera di permettere la vendita online dei suoi orologi online, ipotizzando che fosse stato escluso per fungere da esempio per gli altri partner, incoraggiandoli a conformarsi alle politiche dell’azienda. Rolex potrà appellarsi alla Corte d’Appello di Parigi, lasciando così spazio a nuove prospettive sulla vicenda.