
Ed è un pensiero a quanto pare ormai gettonatissimo, alla Milano Design Week così come agli altri eventi simili. Più che godersi la manifestazione in sé e ciò che ha da offrire, la vera ossessione è accaparrarsi un gadget, il regalino gratuito: può essere il campioncino di profumo, una cartolina, una tote bag. Qualunque cosa, purché ci sia e non si torni a casa a mani vuote. Il selfie non basta più: prima era quella la testimonianza del proprio passaggio, un modo per dire "io c'ero". Scattavi la foto all'evento, la condividevi sui social e potevi in questo modo dare valore alla tua esperienza: perché si sa, quello che non condividi online è come se non fosse mai successo. Ma adesso anche la foto è insufficiente: se non ti metti in fila e non ottieni il famigerato e agognato gadget, non sei nessuno.
I gadget del Fuorisalone 2025
Al Fuorisalone l'imperativo è: scroccare gli omaggi gratuiti. E si è disposti a stare ore e ore in fila, pur di non tornare a casa a mani vuote. Quest'anno l'Ape Car con il logo Emporio Armani ha distribuito un omaggio eco-friendly: una box contenente semi, un vaso e una tote bag. Il Bioderma Sun Hub ha distribuito campioncini, bouquet di fiori freschi e cartoline illustrate. Infine, c'erano la tote bag e i campioncini distribuiti al termine del percorso multisensoriale di Guess in Spazio Bergognone 26. Ma il più chiacchierato di tutti è lo sgabello di Etro.

Il business della Design Week: rivendere i gadget
Se si è disposti a stare ore in fila per un gadget, non è solo perché si ha parecchio tempo libero. È un tempo che può valere centinaia di euro. Lo sa bene chi, dopo ore di attesa per la mostra-tributo "5 Threads, 40 Years" organizzata da Etro, è riuscito ad ottenere il famigerato sgabello firmato dalla Maison e realizzato con il loro iconico tessuto Arnica.

La seduta si è imposta come must have di questa edizione, un vero e proprio oggetto del desiderio, perfetto da sfoggiare in casa per dare un tocco stiloso e griffato all'arredamento. Non solo: perfetto anche da rivendere per guadagnare qualcosa. Infatti gli sgabelli sono andati esauriti in pochissimo: sono una minima percentuale di visitatori se l'è portato a casa.

Immediatamente, visto il passaparola social e la richiesta elevata, qualcuno ha ben pensato di metterlo in vendita su siti di second hand, come Vinted per esempio. Il prezzo è da capogiro, considerando che chi lo vende ha ottenuto lo sgabello a titolo gratuito: si va dai 300 ai 700 euro. È il business della Design Week, dove mettersi in fila diventa più remunerativo e conveniente di una giornata di lavoro.
