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“Ritirate le borse in coccodrillo”: la richiesta degli animalisti a Hermès in onore di Jane Birkin

L’icona di stile Jane Birkin aveva chiesto in passato di togliere il suo nome dalle borse. Dopo la sua morte la Peta, associazioni per i diritti degli animali, è tornata a fare pressioni.
A cura di Beatrice Manca
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Una borsa Hermès in coccodrillo all'asta
Una borsa Hermès in coccodrillo all'asta

La Birkin Bag di Hermès è tra le borse più amate, celebrate e desiderate al mondo: è stata inventata per Jane Birkin, icona di stile anglo-francese, e da allora è un vero e proprio fashion statement. Al tempo stesso, però, la Birkin ha anche sollevato molte polemiche per l'utilizzo della pelle di coccodrillo. La stessa Jane Birkin, scomparsa all'età di 76 anni, aveva protestato: oggi l'organizzazione animalista Peta è tornata a fare pressione sulla casa di moda francese affinché smetta per sempre di produrre le borse in coccodrillo come ultimo omaggio all'attrice scomparsa.

Quando Jane Birkin voleva togliere il suo nome dalla borsa

Tutti sanno che la leggendaria (e costosissima) Birkin Bag si chiama così in onore di Jane Birkin, universalmente conosciuta per il suo stile unico e inimitabile. La borsa nacque nel 1984 dopo un incontro casuale in aereo tra l'attrice e Jean-Louis Dumas, allora presidente e direttore creativo di Hermès: la borsa dell'attrice si rovesciò, sparpagliando le sue cose, e Dumas ebbe l'idea di disegnare un modello più ampio e capiente, che andasse incontro alle sue esigenze. Nacque così la Birkin Bag, che costrinse le dive di tutto il mondo a mettersi in lista d'attesa per averne una.

Jane Birkin
Jane Birkin

La stessa Birkin ne ha avute cinque, tutte personalizzate con laccetti, nastri e bracciali sui manici, ma la sua borsa preferita rimase sempre un cestino di vimini. Nel 2015 però l'idillio si ruppe e Birkin chiese di togliere il suo nome dalla borsa. Motivo? Alcuni filmati che documentavano le torture a cui erano sottoposti gli alligatori nelle concerie che poi rifornivano Hermès. Il marchio promise di indagare e tra le due parti, alla fine, si trovò un accordo.

Le borse Birkin
Le borse Birkin

La lettera della Peta a Hermès: "Onorate l'eredità della signora Birkin"

Sono passati otto anni da allora e, sulla scia della commozione per l'improvvisa morte di Jane Birkin, la Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) ha chiesto ad Hermès di fare un ultimo tripudio alla diva e usare alternative cruelty free per le sue borse. Non solo: ha chiesto di ritirare dal mercato la Birkin in coccodrillo, uno dei modelli più esclusivi e costosi del brand, affinché "non vengano più uccisi animali in suo nome". A riportare la notizia è stato WWD, che ha pubblicato uno stralcio della lettera:

Hermès continuerà a tornare al passato, trattando questi magnifici e intelligentissimi animali esotici come nient'altro che un ‘tessuto' vivente e respirante, o abbraccerà un cambiamento positivo e vi impegnerete a onorare l'eredità della signora Birkin in un modo che rispetti il mondo naturale e tutti coloro che vivono in esso utilizzando i migliori materiali cruelty-free per creare una Birkin moderna e altri accessori?

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