Riparare i vestiti conviene: cos’è il “bonus rammendo” e quali sono i vantaggi
Si chiama "bonus di riparazione tessile", ma tutti ormai lo conoscono come "bonus rammendo": si tratta di una misura introdotta in Francia per cercare di combattere l'enorme quantità di rifiuti tessili prodotta ogni giorno. Secondo la ministra francese dell'Ecologia, Bérangère Couillard, in Francia ogni anno si buttano via circa 700mila tonnellate di abiti, due terzi dei quali finiranno in discarica. L'alternativa? Incentivare, dove possibile, la riparazione, attraverso uno sconto tra i 6 e i 25 euro presso i sarti (o i calzolai) che aderiranno all’iniziativa. L'iniziativa fa parte di un progetto più ampio e ha anche un obiettivo a lungo termine: responsabilizzare i consumatori, perché la moda usa-e-getta ha un costo ormai insostenibile per il pianeta.
Come funziona il bonus riparazione tessile in Francia
Ormai siamo perfettamente consapevoli dell'impatto del fast fashion sul pianeta: abiti prodotti spesso in assenza di regole a basso costo. Non solo il prezzo a volte si accompagna a una scarsa resistenza all'uso, ma è così basso che spesso conviene buttarli anziché tenerli o sostituirli. Questo modello di business ha incentivato una mole crescente di rifiuti tessili e di abiti buttati dopo pochissimi utilizzi. Per limitare l'impatto dell'abbigliamento sul pianeta la prima regola è comprare meno e utilizzare di più, e l'iniziativa del Fonds Réparation Textile introdotta in Francia va in questa direzione. Per aderire, sarti e calzolai dovranno registrarsi sulla piattaforma Refashion: se avranno i requisiti, un bollino in vetrina segnalerà che lì i clienti potranno godere di uno sconto sulle riparazioni, a partire da ottobre 2023.
Quanto si risparmia con il bonus rammendo
Il bonus vuole incentivare comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale: riparare anziché buttare, riutilizzare anziché comprare nuovo. Qualche esempio? Per sostituire la fodera di una giacca si possono risparmiare tra i 10 e i 25 euro, per far risuolare le scarpe si possono risparmiare anche otto euro, fino a sette euro per un tacco rotto. La misura, inoltre, potrebbe anche fornire una nuova spinta alle botteghe artigiane e creare nuovi posti di lavoro. Il bonus rientra in un più ampio pacchetto di misure che incentiva le riparazioni per elettrodomestici e giocattoli e vieta confezioni monouso nei fast food e i sacchetti di plastica nei supermercati. L'obiettivo finale è quello di abituare i consumatori a dar valore a ogni singolo capo (o oggetto) che acquistiamo. La ricetta per un armadio (e una casa) più sostenibile è sempre quella: comprare meno, investire su prodotti di qualità, riparare il più a lungo possibile.