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Festival di Sanremo 2022

Rebecca Baglini, stylist di Lorena Cesarini, rivela i look per Sanremo: “Ci sarà molta ironia”

Cosa indosserà Lorena Cesarini nella seconda serata di Sanremo 2022? Ne abbiamo parlato con la stylist Rebecca Baglini che a Fanpage.it rivela alcuni dettagli dell’outfit sanremese dell’attrice e racconta i processi creativi che portano alla costruzione di un’immagine perfetta per il palco.
A cura di Marco Casola
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Lorena Cesarini in Valentino
Lorena Cesarini in Valentino
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Veste personaggi dello spettacolo e della musica, come Alessandro Cattelan, Motta e Negramaro, e nella sua carriera ha vestito celebrities del calibro di Emma Marrone, Maneskin e Arisa: è la stylist Rebecca Baglini. Quest'anno torna a Sanremo con i look creati per Lorena Cesarini, giovane attrice di Suburra, scelta da Amadeus come co-conduttrice della seconda serata del Festival. A Fanpage.it Rebecca rivela in anteprima alcuni dettagli dei look Valentino creati per la Cesarini e il mood scelto per l'Ariston, racconta poi le sue ispirazioni e il grande lavoro che si nasconde dietro un progetto di styling.

A Sanremo 2022 curi lo stile di Lorena Cesarini, cosa puoi anticiparci?

Lei è bellissima, ha un'immagine super fresca. È una ragazza con grande grinta ma con grande classe. È molto chic ma allo stesso tempo tira fuori una forza incredibile. Con i suoi look ci siamo sbizzarriti e siamo veramente contenti del risultato. Ci potrebbe essere una grande sorpresa finale a cui abbiamo lavorato, che a livello di look sarà "storica". Per la seconda serata del Festival Indosserà abiti Valentino, gioielli Bvlgari e scarpe Roger Vivier.

Lorena Cesarini in Valentino alla conferenza per la seconda serata
Lorena Cesarini in Valentino alla conferenza per la seconda serata

Qual è stata la sua richiesta quando vi siete conosciute?

Con lei è nato subito un grande feeling, è super carina. Quando ci siamo conosciute ha detto una frase che è il sogno di ogni stylist: "Ho chiamato te, perché non voglio problemi, mi affido e mi fido". Mi ha lasciato dunque carta bianca, ci siamo ovviamente conosciute, abbiamo parlato, lei mi ha detto come voleva e come non voleva apparire. Sanremo è un palco molto importante che ti permette di essere anche diversa da come sei nel quotidiano.

La stylist Rebecca Baglini
La stylist Rebecca Baglini

Punterai su un'eleganza classica o cercherete di stupire con look sopra le righe?

Di classico c'è poco, senz'altro i look saranno contemporanei. C'è tanto trasformismo, c'è anche molta ironica. Tra i look non c'è un filo conduttore, abbiamo pensato a una serie di abiti che tutte le donne potrebbero scegliere per apparire sul palco. Abbiamo anche giocato con i contrasti.

Hai calcato già il palco dell'Ariston con Arisa lo scorso anno. Come è stata quell'esperienza?

Arisa è la voce più bella della musica italiana. Con lei si parla di voce, di musica. È un'artista estremamente trasparente, vedi le sue fragilità ma anche la sua forza. In lei c'è una verità, lei dice tutto senza filtri. Con Arisa a Sanremo 2022 serviva uno show, serviva un nome grosso della moda per ribaltare totalmente quello che lei era stata in passato su quello stesso palco. Siamo partiti anche dalla musica e dal testo. In quell'occasione con Margiela abbiamo lavorato con pezzi custom made, riprendendo abiti e accessori d'archivio. C'è stato un lavoro certosino. Abbiamo tirato fuori dei gioielli per capelli che erano stati utilizzati da Martin Margiela per le prime sfilate. Abbiamo ricreato il concetto del nude. Con Arisa abbiamo fatto un bellissimo Sanremo.

Arisa in Margiela a Sanremo 2021
Arisa in Margiela a Sanremo 2021

Da stylist come ti approcci a un palco del genere?

Sanremo è democratico lo guardano tutti, bisogna dunque trovare un filtro per avere una comunicazione che sia immediata e che sia anche forte. Non è dunque solo moda, è quasi psicologia. È fondamentale che un look esploda, che faccia saltare sul divano chi guarda da casa. Allo stesso tempo però senza scuotere troppo. Io credo che ci debba sempre essere un touch di buon gusto. Il talent poi deve sentirsi bene dentro il look per cantare, altrimenti è solo il vestito che parla.

Negli ultimi anni a Sanremo abbiamo visto tanti passi in avanti, cosa manca per avere un festival davvero inclusivo?

A me Sanremo fa sognare. Ogni volta che devo vestire qualcuno a Sanremo io sono felice. Trovo che ci sia un'energia meravigliosa. La mia infanzia è il Festival di Sanremo. Credo che a Sanremo non manchi proprio nulla. Iniziamo a essere felici per i passi che stiamo facendo.

I Negramaro a Sanremo 2021 con lo styling di Rebecca Baglini
I Negramaro a Sanremo 2021 con lo styling di Rebecca Baglini

Come inizia il tuo processo di styling su un personaggio?

Io lavoro sia nella musica che nello spettacolo, con conduttori, con tante persone diverse. Collaboro, ad esempio, con Alessandro Cattelan, con Joan Thiele, che è un'artista giovane fenomenale, con i Negramaro, mi sono occupata per quattro anni dei Maneskin, mi sono occupata anche di Francesca Michielin, ho lavorato con Emma Marrone. Con artisti che hanno già un loro immaginario bisogna andare con cautela, ovvero bisogna avere rispetto per un percorso fatto. Si capisce insieme cosa fare, si parla, si crea una visione comprensibile per entrambi. Quando inizi a collaborare con un artista emergente, che è più fresco, più giovane, senz'altro puoi creare qualcosa di nuovo, senza pensare a un passato che non c'è. Lo stylist non si ferma solo a quello che un personaggio indossa, bisogna creare un'immagine più ampia, una storia. Si parla dunque anche di fotografia, di luci. C'è un lavoro molto strutturato, è una sorta di art direction.

Un look Valentino di Alessandro Cattelan curato dalla Baglini
Un look Valentino di Alessandro Cattelan curato dalla Baglini

Quali sono le tue ispirazioni cosa ti piace a cosa guardi quando inizi la ricerca per uno styling?

A me l'ispirazione arriva da tutto. Bisogna essere sempre estremamente curiosi, però bisogna anche ascoltare se stessi. Spesso, quando credi che sia tutto pronto e che il lavoro sia finito ti si accende una lampadina e quell'idea ti fa sconvolgere tutto. Quell'idea va ascoltata, va assecondata perché è la tua visione. E se pensi che una cosa non sia del tutto perfetta o pronta la devi cambiare.

Hai un tratto distintivo, qualcosa che caratterizza tutti i tuoi styling?

In passato avevo sempre una fissa, di inserire nei miei lavori qualcosa di vintage, di archivio, qualcosa che mi ricordasse anche il mio passato. Ho inserito spesso omaggi alla mia vita personale, per esempio una camicia da operaio, perché mio padre era operaio, o un anfibio vecchio che era di mio zio. Ho sempre mescolato vecchio e nuovo, mi piace creare contrasti, non voglio che sia tutto nuovo. Credo che il passato abbia sempre un perché. Mi piace quando c'è l'anima nelle cose, in uno styling deve esserci un contrasto, qualcosa di sporco, di vissuto, che ti dà un perché. Nello sporco c'è la verità, nel nuovo c'è molta bugia. Quando una cosa è leggermente sporca o usurata racconta tanto. L'imperfezione è un dono. Quella "ruga" in più aggiunge credibilità.

La stylist Rebecca Baglini
La stylist Rebecca Baglini

C'è un personaggio con il quale non hai ancora lavorato con cui vorresti collaborare?

Volevo tanto vestire Tommaso Paradiso ed è arrivato. Ci sono tante persone che voglio vestire anche in Italia. Per me vestire la Vanoni sarebbe un onore. Avrei amato vestire Monica Vitti e Mastroianni, mi sarebbe piaciuto vestire delle persone del passato. Oggi voglio vestire persone che capiscano il valore del mio ruolo, non voglio più vestire persone che intralcino il mio percorso. Ci sono artisti che non capiscono che se mi hanno chiamato il mio intento è solo di migliorarli. Per me è importante lavorare con qualcuno che mi rappresenti, che abbia degli ideali e delle visioni che siano simili alle mie.

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