Prada sbarca sulla luna: il marchio di moda progetta le tute degli astronauti
Anche gli astronauti vestono Prada. La Maison collaborerà con l'azienda aerospaziale statunitense Axiom Space e disegnerà le tute della Nasa destinate alla missione lunare Artemis III, in programma per il 2025. Sarà il primo sbarco lunare con equipaggio dopo quello dell'Apollo 17, nel dicembre del 1972, oltre che il primo a portare una donna sul satellite. L'accordo tra la Nasa e Axiom Space è stato firmato nel settembre del 2022 con un contratto dal valore di 228 milioni di dollari (pari a 217 milioni di euro, al cambio di oggi) e si tratta del primo coinvolgimento di un marchio di moda per un progetto spaziale.
La collaborazione tra Prada e Axiom Space
Il marchio milanese lavorerà assieme ad Axiom Space per sviluppare delle tute innovative in termini di materiali e design. L'azienda ha scelto Prada propio per la sua esperienza con materiali tecnici e compositi e nell'innovazione, formatasi dopo decenni di studio e sperimentazione con Luna Rossa che hanno sviluppato delle tecnologie all'avanguardia. Il marchio dovrà occuparsi principalmente dell'esterno delle tute spaziali, realizzando un design in grado di proteggere chi le indossa senza limitarne la mobilità. "Dalla costante visione avanguardista di Prada è scaturito un inedito desiderio di avventura verso nuovi orizzonti: lo spazio. È un onore per noi far parte di questa missione con Axiom Space", ha reso noto Lorenzo Bertelli, direttore marketing del gruppo. Che ha poi aggiunto che il progetto sarà: "una celebrazione della creatività e dell’innovazione nel progresso della civiltà".
Come sarà la tuta spaziale di Prada
Il progetto finale è ancora top secret, ma in una nota il gruppo ha spiegato che "forniranno agli astronauti potenzialità ancor più avanzate utili per l’esplorazione dello spazio, offrendo alla Nasa la possibilità di sfruttare i sistemi commercialmente sviluppati e di cui l’essere umano ha bisogno per accedere, vivere e lavorare sulla Luna e intorno ad essa". Il modello sulla base del quale si ispirerà il prototipo è il Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEmu) che verrà rinnovato sulla base delle necessità di questa nuova missione e sarà dotato di strumenti specializzati per l'esplorazione e per le attività scientifiche. "Per il design dello strato esterno ci concentreremo sulla funzionalità, ma ci sarà un po' di spazio anche per la creatività", ha anticipato Bertelli.