video suggerito
video suggerito

Prada punta alle zero emissioni entro il 2050. Lorenzo Bertelli: “L’economia circolare è fondamentale”

Il figlio di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, che già lavora in azienda, ha parlato della sua visione per il futuro di Prada a Lisbona, in occasione del concorso Sea Beyond.
A cura di Beatrice Manca
41 CONDIVISIONI
Immagine

Il futuro di Prada? È verde. Anzi, blu come il mare. Parola di Lorenzo Bertelli, l'erede al trono della casa di moda italiana. Il figlio di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, che già lavora in azienda, ha parlato della sua visione per il gruppo e del suo impegno per la sostenibilità a Lisbona, in occasione della premiazione dei vincitori del progetto Sea Beyond promosso dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell'Unesco e da Prada.

Lorenzo Bertelli un giorno guiderà l'azienda di famiglia famosa nel mondo, oggi però ricopre il ruolo di Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada. Laureato in filosofia e pilota di rally, il suo amore per la vita all'aria aperta lo ha spinto a diventare membro della giuria del progetto Sea Beyond, un programma educativo che coinvolge le scuole in difesa degli oceani. Oggi la sostenibilità è un tema forte nella moda, ma l'impegno di Prada è costante da tempo: prima con il progetto di recupero Re-Nylon, poi con l'impegno a limitare le emissioni. L'agenda verde di Prada è ambiziosa: ridurre del 29,4% delle emissioni dirette e il 42% delle emissioni indirette entro il 2029. L'obiettivo è diventare carbon neutral entro il 2050, compensando cioé le emissioni del processo produttivo. "L’economia circolare è fondamentale – ha dichiarato Bertelli, citato dal Corriere Della SeraSi parla molto di second hand, che è giustissimo, ma se riusciamo a comprare un prodotto con un ciclo di vita che gli permetta di tornare a essere sempre ‘nuovo', riparando e compensando tutti i danni che ha generato, si può creare un equilibrio". 

Anche la moda dovrà ripensare la sua ragione d'esistere e il sistema capitalista: "Spesso si dice che il capitalismo sostenibile non esista, ma il tema è: come riusciamo a creare un capitalismo che abbia tra i suoi valori il riequilibrio degli scompensi che crea?" prosegue. "È un processo lungo ma dobbiamo cambiare il paradigma del valore all’interno della parola ‘capitale', non solo per l’aspetto economico, ma anche per l'aspetto ambientale e umano". In chiusura dell'evento ha riassunto la sua filosofia: "Noi crediamo nella cultura, e la sostenibilità è una risultante naturale della cultura".

41 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views