Perché sulla tuta di Geolier a Sanremo lo stemma del Napoli è stato lasciato in vista
Il Festival di Sanremo 2024 si è appena concluso e ha visto la vittoria di Angelina Mango con La Noia. Il protagonista più discusso dell'evento, però, continua a essere il secondo classificato Geolier: con la sua I p' me, tu p' te è diventato il primo a portare all'Ariston una canzone completamente in napoletano e, a dispetto di quanto ci si aspettava, ha riscosso un incredibile successo, tanto da trionfare alla serata cover e da fare concorrenza alla vincitrice in finalissima. Apparso sempre pacato e rispettoso anche di fronte le critiche e le provocazioni più dure, ha rivelato tutto ciò che è accaduto davvero nel dietro le quinte della sua esperienza sanremese a Le Iene: ecco cosa è successo, ad esempio, poco prima del green carpet.
Com'è stato davvero il primo Sanremo di Geolier
Come è stato davvero il Sanremo di Geolier? A mostrarlo è stato Nicolò De Devitiis de Le Iene che, armato di solo smartphone, ha seguito il cantante durante la settimana del Festival, immortalandolo alle prese con i preparativi e intervistando sia lui che il suo staff dopo ogni esibizione. Accompagnato da oltre 30 assistenti (tutti napoletani), il rapper ha trascorso le giornate sanremesi all'hotel Miramare tra shooting, promozione, interviste e prove. Ha curato nei minimi dettagli ogni look da palcoscenico insieme allo stylist Andrea Amara, che poco prima della serata di debutto, quella con il completo scintillante di Dsquared2, aveva provato a fargli indossare un paio di stivaletti col tacco. La reazione di Geolier? Si è tirato indietro dicendo che non sarebbero stati l'ideale per affrontare la temuta scalinata.
Il "segreto" nascosto nel look del green carpet di Geolier
A destare non poco scalpore, però, è stato soprattutto l'outfit che ha sfoggiato durante il primo vero evento sanremese, ovvero la sfilata sul green carpet. Come spiegato da Nicolò De Devitiis "La tuta del Napoli non ha riscosso successo nello staff del Festival", il motivo? Il dress code legato all'evento non c'entra nulla, il problema era che sulla felpa c'era in bella vista il logo della squadra. Per evitare di andare incontro a episodi di pubblicità occulta (cosa che poi si è verificata realmente con John Travolta), gli assistenti di studio avevano coperto il logo con lo scotch, proprio come successo col cappello che il rapper aveva sfoggiato nella serata duetti. Geolier, però, poco prima di apparire di fronte i fotografi ha strappato il nastro adesivo all'insaputa di tutti. Così facendo, è riuscito a mostrare con orgoglio uno dei simboli iconici della sua città.