Perché Lucio Corsi a Sanremo si è truccato col cerone bianco: il significato del make-up
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Lucio Corsi è la vera grande rivelazione del Festival di Sanremo 2025 e non solo perché si è classificato a sorpresa al secondo posto con Volevo essere un duro. Alla kermesse canora più attesa dell'anno ha portato il suo animo anti-convenzionale, conquistando tutti solo col suo talento e con le sue parole. Per lui niente abiti griffati, gioielli preziosi e accessori all'ultima moda, ha indossato i vestiti del suo armadio (quasi tutti vintage e riciclati dai vecchi tour), dichiarando con orgoglio di non avere nessuno stylist e di scegliere personalmente i look da palcoscenico. A renderlo iconico, inoltre, è stato il make-up col cerone bianco che ha sfoggiato sul palco in ogni serata: qual è il significato simbolico del trucco?
Lucio Corsi è simbolo di libertà e normalità
Come ha fatto Lucio Corsi a conquistare il secondo posto al Festival? È semplicemente rimasto se stesso e, così facendo, ha lasciato trionfare la libertà e la normalità. Certo, nel suo passato ha un'esperienza da modello di Gucci, ma è chiaro che il suo obiettivo non è mai stato finire sulle prime pagine delle riviste patinate. Sebbene abbia detto no agli abiti griffati e sartoriali tipicamente sanremesi, ha curato la sua immagine da "outsider" nei minimi dettagli. Patatine nascoste nelle spalline, suole delle scarpe personalizzate con incisioni ispirate all'infanzia e accessori multicolor: a fare la differenza è stato il trucco col cerone bianco sul viso, diventato ormai il suo tratto distintivo.
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Qual è il significato simbolico del make-up bianco di Lucio Corsi
Lontano dalle dinamiche e dalle pressioni tipiche dello show business, Lucio Corsi per costruire la sua immagine sanremese si è ispirato al mondo teatrale e circense, dove il trucco viene utilizzato regolarmente sul palco per enfatizzare le emozioni raccontate. Che si sia voluto trasformare in un clown o in un moderno Pierrot, non importa, l'unica cosa certa è che il cerone bianco gli ha permesso di "parlare" anche senza parole, diventando un emblema di ironia e di eleganza, di malinconia e di divertimento. Lucio Corsi ha avuto il merito di portare all'Ariston l'arte nella sua essenza più pura, allontanandosi in modo drastico dagli outfit che sembrano campagne pubblicitarie e che lasciano emergere ben poco dell'animo dell'artista.
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