Perché le live NPC su TikTok ci ipnotizzano? L’esperto risponde: “Il controllo suscita emozioni”
Se "O' cor sacre e San Gennaro" su TikTok è diventato il tormentone del momento, il merito è della creator Giuliana Florio, la prima ad aver portato il fenomeno degli NPC (Non-playable character) in Italia. Il successo del format – in cui i tiktoker si muovono in modo meccanico e ripetitivo in risposta agli stimoli degli utenti collegati in live – è ormai cosa risaputa. Tanto che adesso si è passati allo step successivo: le parodie. Tempo fa, durante una puntata di Propaganda Live, è andato in onda un filmato in cui una "simil-Giorgia Meloni" si comportava proprio come se fosse in una diretta NPC. Ma quali meccanismi psicologici si celano dietro il trionfo di questo trend? Ne parla Pietro Cipresso, professore di psicologia ed esperto di social media, a Fanpage.it.
Cosa sono le live NPC e perché hanno successo?
Le live di TikTok sono video in diretta in cui gli utenti possono interagire in tempo reale con i creators. In quelle "NPC", i tiktokers si comportano come robot che reagiscono con le stesse frasi in risposta a determinati sticker, regali che gli utenti pagano prima di inviare. Un trend che ha portato Pinkydoll – una delle creator più famose in questo campo – a raccontare al New York Times di guadagnare circa 3mila dollari per ogni livestream. In Italia Giuliana Florio è la più conosciuta a proporre questi contenuti. "La tendenza di usare la gestualità in un ambito comico o di intrattenimento esiste dall'alba dei tempi, a cambiare sono gli strumenti che utilizziamo. I meccanismi di base di engagment sono sempre gli stessi. La cosa che sconvolge è vedere che una cosa così semplice e banale, come quella che fa Giuliana Florio, porti ad avere così tanti followers – spiega Pietro Cipresso – Azzarderei un paragone con l'arte. Pensiamo a Duchamp, l'artista che propose un oggetto già fatto, un orinatoio, come pezzo artistico. All'epoca suscitò grande clamore. Ecco, oggi l'espressione artistica e culturale non è più solo legata all'abilità. Le persone riescono ad avere un grande seguito perché seguono tendenze e logiche precise o le inventano".
La strategia vincente di Giuliana Florio
"Giuliana Florio ha una strategia ben chiara, da content manager. Lei è da manuale di psicologia applicato al marketing, ha preso un format che aveva del potenziale e che le avrebbe portato seguaci poi l'ha fatto suo grazie all'uso del napoletano – continua il professore – Era conscia del fatto che prima di poter produrre contenuti di qualità avrebbe dovuto iniziare con qualcosa giudicato nonsense. Ora sta cercando di passare da un livello massivo di intrattenimento di base, ripetitivo e monotono, a contenuti di qualità. Vuole entrare nel mondo della musica e grazie al suo seguito ha potuto pubblicare una canzone". Cosa è che rende le live NPC così attrattive? "I giovani cercano sui social complessità ed emozioni, fattori che hanno determinato il successo di piattaforme come Facebook o Instagram – chiarisce Pietro Cipresso – Inviare uno sticker, che ha un costo irrisorio, genera una risposta del creator producendo una dinamica di controllo e suscitando un'emozione nell'utente che vede riconosciuta la propria azione. Controllo e interazione sono due elementi fondamentali per la buona riuscita dei format NPC".
Le live NPC vengono giudicate come contenuti "stupidi"
Chi fa dirette NPC è spesso nel mirino delle critiche, tra le più gravi c'è chi accusa questi creators di oggettificarsi. "Anche andare in ufficio e venire pagati per una prestazione può essere catalogato come oggettificazione. La vera domanda da farsi è se il trend delle NPC, cioè il fatto che qualcuno faccia qualcosa in risposta a uno stimolo, possa portare i giovani a emulare questo tipo di comportamenti – sottolinea il professore – Bisognerebbe fornire ai ragazzi gli strumenti per osservare in modo critico fenomeni del genere. Se proprio vogliamo parlare di oggettificazione, quella di Giuliana Florio è strutturata in modo strategico". Molti insulti arrivano anche da una fetta di pubblico adulta. "Gli adulti dovrebbero compiere uno sforzo educativo nei confronti dei fenomeni che coinvolgono i giovani. Spesso non comprendono e si oppongono alle forme di divertimento che si stanno sviluppando – conclude Pietro Cipresso – Basterebbe solo rendersi conto dei nuovi linguaggi e delle nuove modalità di intrattenimento. Sono diverse da quelle a cui siamo abituati. I giovani sono il respiro del mondo".