Perché il re e la regina di Danimarca hanno un elefante sulla fascia
Lunedì sera, la famiglia reale di Danimarca ha ospitato nel Palazzo di Federico VIII ad Amalienborg una cena con la partecipazione di rappresentanti delle Forze Armate, dell'Aeronautica e del Consiglio di Amministrazione delle Emergenze. C'erano Sua Maestà la regina Margrethe, nonché il re Federico X e la regina Mary: la coppia è salita al trono proprio in seguito all'abdicazione di Margherita di Danimarca. Alla cosiddetta cena della Medaglia d'onore, che si tiene tradizionalmente l'11 marzo, i coniugi indossavano delle fasce identiche, con un originale ciondolo a forma di elefantino, che ha un significato molto importante.
Il significato dell'elefante
Un curioso elefantino tempestato di diamanti su una fascia blu: non è affatto insolito, che nei palazzi reali di Copenaghen si veda questo simbolo. Si tratta, infatti, dell'Ordine più privilegiato della Danimarca. La più alta onorificenza danese si chiama proprio l'Ordine dell'Elefante, conferito non solo a danesi. Sebbene sia stato ufficialmente rifondato nel 1693, l'ordine risale originariamente al 1400 (Cristiano I era re di Danimarca), quando fu fondato come confraternita religiosa da un gruppo di una cinquantina di cavalieri danesi. La confraternita sparì dopo la Riforma, ma l'Ordine ritornò in vita nel 1580 con Federico II, anche se fu Cristiano, nel 1693, a dargli ufficialmente un riconoscimento.
A quel tempo, si poteva conferire solo gli uomini: fu consentito l'ingresso alle donne solo nel 1958. Dal 1580 ad oggi sono state insignite dell'Ordine dell'Elefante circa 890 persone. La sola regina Margrethe, nei suoi 40 anni di regno, ha aggiunto 68 persone nell'elenco. Si tratta soprattutto di reali e capi di stato, con rarissime eccezioni (come quella del 2000, quando fu conferita a un cittadino comune). Esiste anche una linea ereditaria, per passare il titolo tra membri della stessa famiglia, ma è una regola in vigore solo tra danesi. Ad esempio, l'elefante recentemente donato al principe Christian di Danimarca apparteneva in precedenza a suo nonno, il principe Henrik. Per gli altri, si tratta di un prestito: il titolo e il ciondolo vanno restituiti quando un Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante viene a mancare. Tra gli italiani, sono stati insigniti Vittorio Emanuele III di Savoia, Oscar Luigi Scalfaro, Benito Mussolini.
Ciò significa che la stragrande maggioranza degli elefanti è stata utilizzata più volte, ma non viene mai rivelato chi lo aveva posseduto in precedenza. L'appartenenza all'ordine comporta il possesso del suo emblema, il prezioso elefantino. Il ciondolo è realizzato in oro smaltato bianco e diamanti ed è alto circa 5 cm. Sul dorso, porta una torre in muratura smaltata di rosso con diamanti, sulla cui cima si trova un anello d'oro. Sulla schiena dell'elefante siede infine un moro con turbante, che regge uno scettro d'oro. Su un fianco dell'elefante c'è una croce d'oro con cinque grandi diamanti, l'altro reca invece il monogramma del sovrano regnante. Secondo la tradizione dell'appartenenza all'Ordine, lo stemma di un membro viene sempre dipinto e successivamente appeso nella Cappella dei Cavalieri del Castello di Frederiksborg a Hillerød. L'elefante viene generalmente indossato sulla fascia, ma in alcune occasioni (come il banchetto di Capodanno) viene indossato sul caratteristico collare.