Perché il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump indossa sempre una cravatta rossa
Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti, il 47esimo: l'America ha votato, dando a lui la maggioranza. Svanisce quindi il sogno di Kamala Harris, la cui corsa alla Casa Bianca si è chiusa con una netta sconfitta. Il tycoon ha atteso il risultato delle elezioni nella sua tenuta di Mar-a Lago, poi si è spostato a Palm Beach per il primo discorso di ringraziamento agli elettori. Si è presentato al Convention Center con la sua iconica cravatta rossa. Immancabile, la spilla con la bandiera americana in miniatura. "Questi quattro anni saranno grandiosi, cambieremo il Paese" ha detto trionfante.
Primi esempi di cravatta rossa nella storia
Primissimi esempi di cravatte rosse usate come simbolo di potere risalgono ai tempi di Qin Shi Huang. L'imperatore cinese commissionò la costruzione della Grande Muraglia cinese e la realizzazione di un grande esercito composto da 6000 soldati di terracotta. Questi ultimi lo avrebbero accompagnato nel suo viaggio verso l'Aldilà, una volta morto. I guerrieri erano dipinti con cravatte rosse simili a bandane. Anche i mercenari croati che combatteva nella Guerra dei Trent'anni indossavano pezzi di stoffa rossa legati attorno al collo.
Il significato della cravatta rossa
La cravatta rossa è un must have per i candidati repubblicani alla presidenza. Donald Trump è uno dei tanti ad averla eletta ad accessorio immancabile nei look formali, quasi una divisa. Ovviamente, è perché il rosso è il colore del Partito Repubblicano, ma non solo: è un power colour. Secondo la ricerca compilata da Psychology Today, indossare il rosso conferisce un vantaggio competitivo: fa sembrare dominanti e minacciosi, agli occhi dell'avversario secondo un altro studio. Più che quella tonalità nello specifico, è l'insieme a mandare il vero messaggio.
Richard Ford, autore di Dress Codes: How the Laws of Fashion Made History nonché professore alla Stanford Law School, al New York Times ha spiegato:
Una cravatta rossa abbinata a una camicia bianca e un abito blu ha sempre avuto un simbolismo. Rosso, bianco e blu dice: Sono patriottico!
Il blu nella psicologia dei colori è la nuance che fa presa più di tutte sulle persone, ha un effetto calmante; comunica tranquillità, affidabilità, serietà. Non a caso, è la preferita non solo dei Capi di Stato, ma anche tra i reali.
Tornando alla cravatta invece, Donal Trump ha in realtà portato un tocco tutto suo a questo elemento, che di nuovo ha ben poco, essendo presente nella storia repubblicana da sempre. Ciò che rende unico il look di Trump, nonostante l'utilizzo di colori intramontabili e sempre visti addosso agli uomini di potere, è il modo in cui lega la cravatta: la porta insolitamente lunga, arriva al di sotto della cintura, da cui pende per qualche centimetro.
Perché il rosso è dei Repubblicani
Rosso e blu sono i colori dominanti nella bandiera americana. Per questo nella mappa degli USA che evidenzia le preferenze di voto degli americani, all'indomani delle elezioni, gli Stati sono colorati in questi due modi. Solitamente si attribuisce il rosso al candidato repubblicano, il blu a quello democratico, difatti la mappa di oggi vede colorati di rosso gli Stati dove ha vinto Donald Trump (la maggioranza) e di blu quelli dove ha vinto Kamala Harris. Questa convenzione, però, non è sempre esistita. Ovviamente, nei tempi in cui non c'erano infografiche e videoproiezioni gli unici colori su carta stampata erano il bianco e nero.
Il primo esempio di mappa virtuale, per come la conosciamo oggi, risale al 1980: la cosiddetta Magic Wall proiettata dalla Cnn. All'epoca, però, era il contrario: blu per il repubblicano Ronald Reagan e rosso per il democratico Jimmy Carter. Il cambiamento definitivo c'è poi stato alle elezioni del 1984, quando c'è stata l'inversione da parte della Abc, poi assimilata anche da tutte le altre emittenti, che seguirono a ruota: era più intuitivo associare il rosso ai repubblicani, data la stessa iniziale.