Perché i social sono invasi dalle gare di sosia delle celebrità
Tutto è cominciato con il contest di Timothée Chalamet. Lo scorso 29 ottobre al Washington Square Park di New York si è tenuto il primo dei cosiddetti lookalike celebrity contest, ossia una gara tra persone simili o addirittura sosia di persone famose, in questo caso dell'attore di Chiamami con il tuo nome. Quel giorno si è presentato Timothée Chalamet in persona, facendo impazzire la folla di sosia e curiosi accorsi per assistere al contest. Da lì su TikTok e Instagram i contest sui doppelgänger delle celebrità sono diventati uno dei fenomeni più chiacchierati dell'ultimo mese: dalla gara per sosia di Paul Mescal a quella di Jeremy Allen White, passando per i contest su Harry Styles e Zayn Malik, cantanti ed ex membri del gruppo One Direction. In realtà questa sorta di piccoli concorsi tra persone che somigliano a star o celebrità non è un fenomeno nuovo, come dimostrano diversi eventi del passato.
Come funzionano i contest per le persone famose
L'appuntamento viene dato sui social, con data, luogo e modalità del mini concorso. Spesso vengono anche affissi dei volantini vicino al posto prefissato: una volta che tutti i partecipanti giungono lì, in pochissimo tempo si elegge chi assomiglia di più ai vari Paul Mescal, Harry Styles o Timothée Chalamet. Nel caso di quest'ultimo, per esempio, a vincere è stato Miles Mitchell, un giovane studente vestito da Willy Wonka (film che Chalamet ha interpretato nel 2023), una coppa e anche un premio in denaro da cinquanta euro. Nel caso di Harry Styles il contest si è tenuto a Soho Square a Londra e ha visto la partecipazione più di 500 persone con 13 partecipanti. Il vincitore si è portato a casa 50 sterline e il suo quarto d'ora di fama. Per ora sembra essere stata Zendaya la prima attrice a diventare protagonista di un contest tra sosia di una celebrità.
Le gare tra sosia, come già detto in precedenza, non sono una novità. Persino Charlie Chaplin partecipò a un concorso tra suoi sosia e arrivò terzo. Negli anni Trenta ci furono concorsi per i sosia di Shirley Temple, tra cui uno a Sydney, in Australia, nel 1934 e uno nel 1935 a Cleveland. Nei decenni successivi, comunque, i contest sono stati molto diffusi e ora stanno vivendo un nuovo periodo di splendore: a conquistare le persone, spiega Ellis Cashmore, sociologo britannico, in un articolo di Cnn, è l'idea di poter incontrare persone che altrimenti non si conoscerebbero e con cui abbiamo interessi in comune, ossia quella celebrità di cui si partecipa al contest.
Queste gare, poi, a cui partecipano anche curiosi oltre che i personaggi che vogliono sfidarsi, ci danno anche l'idea di una certa prossimità con celebrità che altrimenti ci sembrerebbero lontane. Secondo il documentario del 2020, "The World's Most Identical Strangers" si stima che un volto abbia almeno sette doppelgänger corrispondenti. Ma il dottor Manel Esteller, presidente di genetica presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Barcellona, sottolinea che doppelgänger è un termine relativo: si può assomigliare a qualcuno per l'85%, l'80%, il 75%. Il punto limite (75% di somiglianza) determina il numero dei cosiddetti "gemelli virtuali" nel mondo”, spiega un articolo di Cnn.