Perché Francesca Fagnani a Belve veste sempre di nero: la strategia dello stile rigoroso
Anche l'edizione 2024 di Belve si è rivelata un successo di pubblico: il programma di interviste di Francesca Fagnani si è confermato il fenomeno televisivo del momento, capace di catalizzare l'attenzione di un'ampia fascia di telespettatori. Anche stavolta la giornalista ha portato in tv ospiti di ogni tipo: Valeria Bruni Tedeschi, Teo Mammucari (che ha inaspettatamente abbandonato lo studio), Elisabetta Canalis, Fabio Volo, Mara Venier e tanti altri. Tra gli invitati dell'ultima puntata anche Taylor Mega. Dinanzi alle sue "belve", la padrona di casa si è sempre posta in modo rigoroso: un'attitudine perfettamente rappresentata anche dai suoi look.
I look di Francesca Fagnani a Belve
In questa edizione di Belve è stato il nero il filo conduttore dei look di Francesca Fagnani. La giornalista, pur scegliendo diversi brand (sempre Maison italiane), si è affidata sempre alla stylist Claudia Scutti, che cura da diverso tempo la sua immagine. Nella prima puntata ha indossato un capo intramontabile, sinonimo di eleganza e semplicità: un tubino nero strapless in velluto di Giorgio Armani. Nella seconda puntata ha optato nuovamente per un tubino, ma questa volta con spalle nude, un modello di Versace.
Diverso l'outfit della terza puntata, un completo gessato di Alberta Ferretti abbinato a corpetto effetto pelle. Infine ha puntato sul velluto nella quarta puntata, un tailleur di Dolce&Gabbana con top coordinato. Puntata dopo puntata ha fatto scelte minimal in fatto di accessori, con gioielli certamente preziosi (Pomellato, Tiffany&Co.), ma meno vistosi rispetto al passato. Proprio lo scorso anno, anzi, i suoi gioielli firmati Pasquale Bruni sono stati al centro della polemica e l'hanno messa al centro di critiche.
Il significato dello stile della conduttrice di Belve
Il programma di Francesca Fagnani è concepito per mettere a nudo gli intervistati svelandone vizi e virtù, svelandone l'animo più animalesco, la "belva" che è in ciascuno di loro. Non è una situazione semplice da reggere e difatti non tutte le interviste hanno prodotto gli stessi risultati: c'è chi è rimasto sulle sue, c'è chi ha palesato il proprio disagio in modo anche brusco, chi ha interagito poco, chi invece ha dimostrato sincerità e apertura.
I look rigorosi della conduttrice sono sicuramente una strategia funzionale, rientrano perfettamente in questo quadro e si adattano perfettamente all'ambiente circostante, uno studio buio con luci soffuse. Il nero, i tailleur alternati a tubini, gli outfit formali: tutto questo contribuisce a dare un'idea estremamente professionale e rigida, volutamente distante.
La giornalista non ha mai puntato sulle stampe, ma sempre sul monocolore proprio per non distrarre l'ospite, ma tenerlo concentrato sulle parole e le emozioni, per farle emergere in modo autentico. Vestirsi di nero comunica comunque un senso di potere e autorevolezza: è chiaro, dunque, che l'arma è sempre in mano al conduttore, che vuole così mettere subito le cose in chiaro sul suo ruolo. È in questo modo che Francesca Fagnani scava nella parte più vera, problematica, scomoda e perché no, anche patologica, dei suoi ospiti, andando alla ricerca di verità scomode, tanto quanto le sue domande.