Perché Dargen D’amico nella prima serata di Sanremo 2024 ha dei peluche sul vestito
A distanza di due anni, Dargen D'Amico (Jacopo Matteo Luca D'Amico) torna al Festival di Sanremo, dove gareggia col brano Onda Alta. Caro ai look estrosi, ai colori sgargianti, agli outfit di carattere e stravaganti, il cantante non si è smentito neppure nella prima serata della kermesse. Impossibile non notare i dettagli della sua mise che inevitabilmente hanno catalizzato l'attenzione. Tutti si sono chiesti il significato di quella scelta così originale.
Chi veste Dargen D'Amico a Sanremo
Dietro i look sanremesi di Dargen D'Amico c'è la stylist Rebecca Baglini. L'esperta a Fanpage.it ha spiegato di aver studiato molto bene il testo della canzone e di aver cercato outfit capaci di rappresentare al meglio quelle parole. Ha detto: "Il testo di Jacopo parla di quello che accade nelle nostre acque, del dramma degli immigrati. Abbiamo dunque voluto creare un percorso attraverso le immagini e il costume, attingendo all'archivio storico di Moschino. Ogni look è di un anno specifico e avrà un messaggio specifico che racconta una storia". Moschino accompagnerà dunque il cantante fino alla fine. Della Maison era anche il look scelto per il green carpet inaugurale: un completo con effetto foliage, a fondo nero ma decorato all-over con stampe variopinte.
Dargen D'amico all'Ariston coi peluche
Per il debutto sanremese, Dargen D'Amico si è esibito con il suo accessorio preferito, quello che lo accompagna in ogni performance e in ogni apparizione televisiva. Non si separa mai dagli occhiali da sole. Rebecca Baglini a Fanpage.it ha spiegato che sono un modo per separare la vita privata e quella di scena: "Jacopo divide i suoi momenti di vita in due parti: quando è Jacopo e quando è Dargen D'Amico, un po' come se fosse Batman. Come fosse un super eroe buono. La divisione è un po' questa: quando ci sono occhiali si entra in scena, quando non ci sono si esce dalla scena. Non è assolutamente una mancanza di rispetto verso il pubblico. È semplicemente voler mantenere privata una parte di sé. L'occhiale è anche un elemento di forza per Jacopo".
Oltre agli occhiali, al pubblico non è sfuggito l'originale look firmato Moschino del cantante, ricoperto di peluche applicati sui pantaloni, all'altezza delle caviglie, e sulla giacca. Proprio l'orsetto di peluche è uno dei simboli della Maison e in questo caso si abbina particolarmente bene al testo della canzone: è un riferimento all'infanzia, a quei bambini che muoiono in mare citati anche nel brano. E oggi tanti bambini muoiono anche a causa della guerra. Il cantante ha chiuso la sua esibizione proprio con un appello: un cessate in fuoco a Gaza. La stylist Rebecca Baglini su Instagram ha chiarito: "Un concetto che contrappone la parte adulta e responsabile alla parte giocosa e celebra l’importanza di mantenere sempre viva la parte più ludica della personalità. I Teddy Bear, chiara ispirazione al copricapo disegnato da Franco Moschino nel 1988, sono infatti il simbolo dei bambini dispersi in mare, le piccole vittime che pagano il prezzo più alto della guerra".