Perché BigMama è la regina queer di Sanremo: celebra la femminilità con l’abito da “suora blasfema”
Il Festival di Sanremo 2024 è appena cominciato e con lui anche le immancabili polemiche. Dopo Geolier col suo testo in napoletano, a essere finita al centro dell'attenzione dei media nelle ultime ore è stata BigMama, la cantante in gara con il brano La rabbia non ti basta. Nella prima serata ha incantato tutti con la sua grinta e con la sua esuberanza, sorprendendo il pubblico con un maxi abito di tulle nere e delle unghie XXL. Sebbene fosse perfettamente a suo agio nel rivelare la sua innata sensualità, è diventata vittima di body shaming da parte di un giornalista Rai (contro il quale sarebbe stato aperto un provvedimento disciplinare). La cantante non si è lasciata intaccare dalle polemiche ed è tornata a celebrare la sua femminilità sul palco dell'Ariston.
L'abito bicolor di BigMama a Sanremo
Una donna forte, energica, sicura di sé, che è riuscita a trasformare le sue debolezze in forza, tanto da andare fierissima della sua sensualità e della sua bellezza che va oltre gli stereotipi. BigMama è tornata sul palco dell'Ariston dopo le critiche e lo ha fatto esibendo il gesto della vagina non appena arrivata sulla temuta scalinata.
Il look scelto per l'occasione, inoltre, non poteva passare inosservato. Per la seconda serata sanremese ha puntato sull'abbinamento dei colori nero e rosso, trasformandosi in una vera e propria "suora blasfema". Ha indossato un lungo abito lucido e dark di Lorenzo Seghezzi, un modello con cappuccio, scollo a barca che lascia le spalle nude, stringhe sulle maniche e fodera a contrasto in total red.
Cosa c'è scritto sui collant di BigMama
Per completare il tutto BigMama ha scelto delle maxi zeppe, una cascata di catene scintillanti al collo e un paio di collant rossi decorati all-over con degli slogan dal significato emblematico, dai simboli legati a sesso maschile e femminile alle scritte "Queer" e "Revolution". Non sono mancati i cristalli tra i capelli e il make-up coordinato. Durante gli ultimi secondi dell'esibizione, inoltre, si è tolta la gonna, è rimasta solo in body e calze e ha cominciato a tweerkare, non esitando a celebrare l'amore queer al termine della canzone, ovvero un amore che si definisce sessualmente, etnicamente o socialmente eccentrico rispetto alle definizioni di normalità accettate dalla cultura contemporanea. La cantante si è così riconfermata la regina anti-convenzionale del Festival, incantando tutti con la sua energia, con la sua esuberanza e con la sua bellezza.