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Perché a Sanremo hanno tolto la collana a Tony Effe e a Damiano David no: il regolamento Rai sui marchi

Cosa sta succedendo a Sanremo 2025 e perché hanno tolto la collana a Tony Effe e a Damiano David no? Cosa dice il regolamento Rai sui marchi riconoscibili di vestiti e gioielli.
A cura di Valeria Paglionico
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Il Festival di Sanremo 2025 è entrato nel vivo e sono arrivate anche le immancabili polemiche. A essere finito al centro dell'attenzione dei media durante la terza serata è stato Tony Effe che, intervistato a Rai Rai 2 a fine esibizione, non ha potuto fare a meno di esprimere la sua rabbia per un divieto impostogli poco prima di salire sul palco: la produzione gli ha fatto togliere la collana a catena firmata Tiffany&Co. con cui avrebbe dovuto completare il look. Da lì sono stati diversi gli artisti che hanno raccontato un'esperienza simile, da Noemi che non ha potuto indossare il collier Serpenti di Bvlgari a Iva Zanicchi che ha dovuto rinunciare all'orologio del marito. Il motivo di queste imposizioni? A fare chiarezza sulla questione è stato Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time Rai.

Cosa dice il regolamento Rai sui marchi riconoscibili di vestiti e gioielli

Durante la conferenza stampa che precede la quarta serata del Festival di Sanremo 2025 la giornalista Antonella Nesi di Adnkronos ha portato l'attenzione sui gioielli "vietati", chiedendo ai presenti per quale motivo a parità di "riconoscibilità" Tony Effe non ha potuto indossare la catena di Tiffany&Co., mentre Damiano David ha avuto l'opportunità di sfoggiare un collier d'oro e rubini di Bvlgari.

Tony Effe con la collana Tiffany&Co. fuori dal palco
Tony Effe con la collana Tiffany&Co. fuori dal palco

Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time Rai, ha letto la norma inserita nel regolamento del Festival (e inviata con un'apposita comunicazione al management degli artisti). La regola recita: "L'artista non potrà associare la sua immagine, voce, nome, la sua notorietà a marchi, loghi, prodotti di servizi di terzi. Nessun riferimento a marchi o segni distintivi del Festival di Sanremo potrà esserci in contesti promozionali. Non potrà indossare capi di vestiario con riferimenti pubblicitari anche indiretti". Marcello Ciannamea ha spiegato che, al di là degli oggetti con brand visibile, il discrimine viene rappresentato dalla riconoscibilità del prodotto.

Damiano David con la collana Bvlgari
Damiano David con la collana Bvlgari

Gli artisti che hanno indossato gioielli "riconoscibili" al Festival

Sul palco dell'Ariston da sempre si ammirano gioielli scintillanti e preziosi (il più delle volte griffati) ma solo dopo il "caso" Tony Effe si è iniziato a parlare della possibile riconoscibilità degli accessori (che darebbe vita a episodi di pubblicità occulta). Se negli scorsi anni si sono viste spesso sul palco collane, anelli e orecchini iconici, dai Viper di Bvlgari agli HardWear di Tiffany&Co., in questa 75esima edizione sanremese le regole sono diventate più stringenti, tanto che alcuni preziosi sono stati bannati.

Elodie con collana e bracciali di Tiffany&Co.
Elodie con collana e bracciali di Tiffany&Co.

Analizzando i look dei protagonisti della kermesse di quest'anno, però, si notano delle piccole "incongruenze" con la norma ufficiale. È il caso, ad esempio, di Elodie nella seconda serata con gli iconici bracciali e anelli rigidi della collezione di Elsa Peretti x Tiffany&Co. e con la collana Knot dello stesso brand o di Noemi, che sul green carpet aveva sfoggiato proprio il Serpente di Bvlgari che le è stato successivamente vietato. Diverso, invece, è il caso di Miriam Leone o Damiano David, che non hanno arricchito il loro stile con accessori riconoscibili ma con pezzi unici di Alta Gioielleria.

Noemi con la collana Serpenti di Bvlgari
Noemi con la collana Serpenti di Bvlgari
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