OnDance, Roberto Bolle porta a Milano la bellezza della danza e la città si colora di bianco
Danza classica e molto di più: quando Roberto Bolle ha ideato OnDance, lo ha concepito come una celebrazione a tutto tondo dell'arte, che facesse sentire tutti parte della stessa famiglia. Ecco perché ha pensato davvero a tutto, dando spazio a ogni forma espressiva, così da raggiungere il pubblico più ampio possibile. L'evento è una festa vera e propria, un viaggio nella bellezza in cui nessuno è escluso. Balletto, belly dance, break dance, tip tap, hip hop, afro, jazz: anche quest'anno in programma ci sono lezioni di ogni tipo. E a queste open class si aggiungono momenti di incontro e di spettacolo. I grandi interpreti si uniscono ai giovani talenti, alle promesse del ballo, agli appassionati, ai semplici curiosi: tutti insieme per crescere, intrattenere e mostrare quanta bellezza c'è nella danza.
A Milano si balla con Roberto Bolle
OnDance è il festival ideato da Roberto Bolle e prodotto da Artedanza, giunto quest'anno alla sesta edizione. Dal 7 al 10 settembre 2023 sono in programma in città tantissimi eventi. La danza esce dai teatri e invade le strade e le piazze, diventando non solo una forma d'arte, ma anche un modo per connettere le persone, unirle, farle sentire parte di qualcosa di grande. In questi anni il festival è cresciuto a dismisura, con numeri da record edizione dopo edizione. Neppure il Covid ha fermato l'onda di ballerini e appassionati.
Nel 2020 e 2021 (i momenti più difficili della pandemia) si è svolto un evento ridotto nei tempi e nelle attività, nel rispetto delle norme di sicurezza, ma con lo stesso entusiasmo e la stessa passione da parte degli organizzatori, degli allievi, degli spettatori. Ora la voglia di ballare è tanta e quest'anno si è pensato a qualcosa di grandioso, per far sentire tutta la forza della danza. Oltre alle lezioni sono in programma serate danzanti e incontri; immancabile il tradizionale BalloInBianco.
Il BalloInBianco chiude OnDance
A OnDance non può mancare l'iconico BalloInBianco, un momento di condivisione che simbolicamente chiude l'evento e che quest'anno si svolgerà domenica 10 settembre in piazza Duomo. La piazza sarà invasa di ballerine e ballerini vestiti di bianco: in 2000 seguiranno una lezione alla sbarra tenuta da un maestro d’eccezione, proprio Roberto Bolle. È un momento imperdibile per gli allievi e gli appassionati, che possono partecipare a un momento di formazione che ha anche un notevole impatto visivo. Le foto degli anni precedenti sono spettacolari: sono istantanee che parlano di rigore e disciplina, che trasmettono amore, passione, bellezza.
Perché il tutù è bianco
Il bianco è un colore immediatamente associato al balletto: quando si pensa a un tutù lo si immagina candido (benché ne esistano tante versioni colorate e sgargianti). E non è un caso. In effetti quando ci si vuole riferire alla tradizione del balletto Ottocentesco si parla di "ballet blanc": i personaggi indossavano costumi bianchi, eterei, romantici. La maggior parte dei balletti del repertorio di quel periodo contiene almeno un cosiddetto "atto bianco": La Sylphide di Filippo Taglioni (1832), Giselle di Jean Coralli e Jules Perrot (1841), ovviamente Il lago dei cigni di Marius Petipa e Lev Ivanov (1895) che ne contiene ben due. Nel 1832 Maria Taglioni danzò La Sylphide indossando proprio un costume bianco: è il modello per eccellenza di quello che ancora oggi è conosciuto come tutù romantico, quello che ha dato avvio al ballet blanc ottocentesco.