Nikolai di Danimarca non è più principe: la nuova vita da conte comincia da Instagram
È tempo di grandi cambiamenti per le famiglie reali d'Europa: dopo l'avvento del principe Carlo e il suo tentativo di snellire l'assetto interno della monarchia, anche molti altri paesi hanno cominciare a seguire l'esempio del sovrano inglese. È il caso della Danimarca, dove la regina Margherita II ha deciso di togliere il titolo di Altezza reale a coloro che sono molto bassi nella linea di successione al trono. Sono stati declassati, dunque, tutti i figli del suo secondogenito Joachim, ovvero Nikolai, Enrik e Athena, ad oggi diventati semplicemente conti e contesse di Monpezat. Il primogenito, però, ha trovato il modo di prendersi la sua rivincita.
Le libertà guadagnate da Nikolai di Danimarca
Nella Royal Family danese si è venuta a creare una grave spaccatura, basti pensare al fatto che Joachim, secondogenito della regina Margherita II, ha dichiarato: "Non è mai divertente vedere i propri figli maltrattati in quel modo. Loro stessi si trovano in una situazione che non capiscono". A essere finito al centro delle attenzioni dei media è stato soprattutto Nikolai, che in una recente intervista ha spiegato che per lui perdere il titolo di principe è stato "scioccante". L'unica nota positiva? L'ex Royal ha guadagnato moltissime libertà in più, prima tra tutte quella di poter aprire un profilo Instagram.
Il profilo social dell'ex principe
Sono anni che Nikolai di Danimarca lavora come modello e, ora che è decisamente più indipendente rispetto alla corona, ha la possibilità di dedicarsi al 100% alla passione per la moda. Su Instagram ad oggi conta più di 30.000 followers e, oltre a documentare i successi professionali, posta anche foto della quotidianità, dalle vacanze sulla neve ai dolci momenti con la fidanzata Benedikte Thoustrup. Insomma, l'ex principe si sarebbe preso la sua rivincita godendosi la "libertà" lontano dalla vita di corte, anche se i Royal fan danesi continuano a definirlo Sua Altezza, a prova del fatto che non sostengono la decisione della regina Margherita.