Nicola Coughlan alla prima di Bridgerton 3: “Oggi mondo più critico verso le donne rispetto al 1800”
L'attesa è ormai finita: il prossimo 16 maggio arriverà su Netflix la prima parte della terza stagione di Bridgerton (la seconda verrà rilasciata a giugno), l'iconica serie ispirata ai romanzi di Julia Quinn che racconta le avventure dell'alta società londinese durante la Reggenza inglese. La grande protagonista di questo capitolo della saga sarà Penelope Featherington, alias Lady Whistledown, che a quanto pare riuscirà a conquistare il ragazzo che ha sempre amato in segreto, Colin Bridgerton. Nicola Coughlan, l'attrice che interpreta l'iconico personaggio, ha partecipato alla prima che si è tenuta ieri sera a New York e ne ha approfittato per dire la sua sul ritratto del mondo femminile che ne fuoriesce dalla saga.
Nicola Coughlan in bianco alla prima di Bridgerton 3
Ieri sera la Alice Tully Hall di New York ha ospitato la prima mondiale della terza stagione di Bridgerton e tra gli ospiti non poteva mancare la grande protagonista Nicola Coughlan, l'attrice che interpreta Penelope. Per sfilare sul red carpet ha scelto un appariscente look total white che ha lasciato tutti senza fiato. Affidatasi alla stylist Aimée Croysdill, ha sfoggiato un lungo abito custome made di Danielle Frankel, un modello con gonna a tubo dalla silhouette aderente e bustier scultura con scollo a barca e strascico incorporato. Non sono mancati i guanti in tinta da diva, i décolleté col tacco coordinati e degli orecchini in diamanti e smeraldi firmati Chopard. L'attrice ha poi completato il tutto con una piega ondulata e con un audace rossetto rosso fuoco, rendendo ancora più glamour il total outfit.
Le parole di Nicola Coughlan sul ruolo della donna nella Regency Era
A poche ore dall'anteprima newyorkese di Bridgerton 3, l'attrice protagonista Nicola Coughlan è stata intervistata a Good Morning America e ne ha approfittato per fare un confronto tra il mondo contemporaneo e quello dei tempi della Reggenza inglese (a cui si ispira la serie). Si è concentrata soprattutto sul ruolo delle donne nella società, spiegando che il dramma ambientato tra il 1813 e il 1827 potrebbe essere una fonte di ispirazione per tutti noi. Le sue parole sono state: "Ci piace pensare di essere liberali e aperti ma penso che il mondo di oggi è molto più critico nei confronti delle donne rispetto al 1800, soprattutto verso coloro che vogliono vivere liberamente la loro sessualità, cosa che non accade con gli uomini. Gli uomini possono dormire con quante donne vogliono, ma le donne non possono fare lo stesso. Non è visto su un piano di parità". Ha inoltre definito il personaggio di Penelope un'eroina moderna perché non vuole solo l'amore e il matrimonio ma anche una carriera, proprio come tutte le donne contemporanee.