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Meghan Markle accusata di plagio: il logo del suo brand è uguale a un altro stemma

Non c’è pace per il marchio di Meghan Markle: dopo il rebranding è arrivata l’accusa di plagio.
A cura di Giusy Dente
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A sorpresa, Meghan Markle ha aperto un account Instagram a inizio anno, in vista dell'uscita su Netflix della serie "With Love, Meghan", che debutterà il 4 marzo sulla piattaforma. Questo non è il solo progetto della duchessa, la quale è impegnata con l'associazione Archewell e con un brand tutto suo. Si chiamava inizialmente American Riviera Ochard (abbreviato ARO) e vendeva: gadget per lo yoga e la meditazione, cibi in barattolo, candele, cosmetici, attrezzi per il giardinaggio, oggettistica per la casa, articoli di cancelleria, accessori per animali domestici. Un marchio di lifestyle insomma, che ha subito un rebranding e un cambio nome. Ma ora è arrivata l'accusa di plagio.

Il rebranding del marchio di Meghan Markle

Il brand di lifestyle della duchessa ha subito un rebranding. I motivi? Sembra ci siano state difficoltà burocratiche dovute alla registrazione del marchio, troppo simile ad altri (come Royal Riviera). "Ci ho pensato e ho aspettato un momento per condividere un'espressione che avevo fissato nel 2022 – ha detto – Sono entusiasta di presentarvi As Ever, un marchio che ho creato e in cui ho riversato il mio cuore". Il riferimento è all'espressione che la duchessa utilizza sui suoi social, dove è solita chiudere sempre con: As Ever, Meghan oppure As Ever, M. L'espressione significa "come è sempre stato" o "da sempre".

Meghan Markle accusata di plagio

Non c'è pace, per il brand di Meghan Markle: dopo il rebranding, forzato, infatti, è arrivata anche l'accusa di plagio. Sul canale YouTube "Think Beautiful" è stata fatta notare la somiglianza del logo di As Ever (una palma con due colibrì ai lati) con lo stemma di una piccola località dell'isola di Maiorca, Porreres (una palma al centro e due rondini ai lati).

"È una copia totale": questo il commento della sindaca di Porreres, Xisca Mora, contattata da El Pais e subito rimbalzata su tutti i tabloid e riviste. Il Comune, però, non sembra intenzionato a intraprendere un'azione legale: "Una denuncia per plagio è complicata e costosa, un comune piccolo come il nostro non può lottare contro la corona inglese", ha detto la sindaca ai giornali spagnoli. La preoccupazione è quindi quella di non poter sostenere le spese legali.

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