Massimilano Caiazzo, da Mare Fuori alle sfilate: a Firenze con pantaloni di pelle e camperos
Firenze sta ospitando il Pitti Uomo 104, evento attesissimo nel mondo della moda che ogni anno anticipa le Fashion Week milanesi. Da qualche giorno a questa parte sono stati diversi gli show e gli appuntamenti a tema che hanno attirato le attenzioni dei media, soprattutto perché a seguirli c'erano innumerevoli star, da Mahmood a Elisabetta Canalis, fino ad arrivare a Valentina Ferragni. Ieri a farla da protagonista è stata la Maison Fendi, che ha aperto la sua fabbrica della pelletteria a Capannuccia per lanciare la collezione uomo per la Primavera/Estate 2024. A seguirla dalle prime file del front-row c'era un volto particolarmente noto agli amanti delle fiction televisive: Massimiliano Caiazzo, alias Carmine Di Salvo di Mare Fuori.
Il look da divo di Massimiliano Caiazzo
Mare Fuori è la serie rivelazione degli ultimi anni e non sorprende che i suoi protagonisti siano diventati veri e propri divi. Dopo essere stato paparazzato in compagnia di Elena D'Amario, Massimiliano Caiazzo, alias Carmine Di Salvo, è volato a Firenze per la sfilata di Fendi al Pitti Uomo 104. Per l'occasione ha dato il meglio di lui in fatto di stile (naturalmente tutto in Fendi), dando prova di non avere nulla da invidiare alle star internazionali. Ha abbinato un p aio di pantaloni di pelle oversize a una camicia colorata decorata all-over con motivo FF sui toni del blu. Borsa a tracolla sempre di Fendi, occhiali da sole scuri e stivali camperos a punta: Massimiliano ha ormai detto addio agli abiti del suo Carmine, ora veste griffato e segue i trend di stagione.
Fendi celebra il lavoro artigianale
La sfilata di Fendi è stata un omaggio alle origini della Maison, una riflessione sul concetto di lavorazione artigianale che l'ha resa tanto amata in tutto il mondo. I modelli hanno calcato un catwalk allestito tra i macchinari e le postazioni degli artigiani, mostrando non solo gli abiti ma anche le loro "origini". La location non è stata scelta a caso, la nonna di Silvia Venturini, direttrice artistica delle linee uomo e accessori, si trasferì in Toscana appena finiti gli studi per imparare il mestiere e da quel momento in poi l'azienda ha sempre mantenuto un rapporto speciale con Firenze. Da qui l'idea di restaurare la Fendi Factory di Capannuccia, una fabbrica per la pelletteria dove oggi lavorano 400 addetti e dove è stata fondata una scuola per artigiani.