Martina Strazzer, da TikTok a un impero da 4 milioni: “Non ero ricca, per Amabile ho usato i miei soldi”
La strada di un'alunna modello come Martina Strazzer sembrava segnata: studiare e laurearsi. E invece no! Andando contro a ciò che tutti si aspettavano da lei, poco più che maggiorenne ha intrapreso un sentiero diverso e del tutto sconosciuto, spinta solo dallo spirito imprenditoriale e dalla voglia di far crescere qualcosa di suo. Oggi quel progetto in cui pochissimi credevano vanta 240 mila follower su Instagram e dall'essere un solo shop online è diventato anche uno store fisico. Martina Strazzer rispondendo alle Domande di Google per Fanpage.it ha raccontato l'evoluzione del suo brand di gioielli Amabile, da quando impacchettava gli ordini da sola in cameretta a oggi, che ha con sé un team di 40 persone. Ha raccontato anche qualcosa di più della vita privata, dalla riservatissima famiglia alle precedenti relazioni sentimentali (compresa una storia tossica), fino ai progetti futuri che ha in serbo per il marchio: è un'imprenditrice che pensa in grande e vuole continuare a crescere nel settore jewels.
Chi è Martina Strazzer
Martina Strazzer è nata il 18 gennaio 2000 e vive a Moderna, ma è nata a Carpi. Ha origini complessissime, ma per Fanpage.it ha ricostruito l'albero genealogico decisamente variegato: "Mamma bulgara con contaminazioni greche e un po' di tutto l'Est. Papà trentino con contaminazioni austriache, tedesche, polacche". Dopo il liceo scientifico ha iniziato l'Università, rendendosi presto conto, però, che non era ciò che realmente voleva. Oggi è un'imprenditrice con un milione e mezzo di fan su Tiktok: il suo brand di gioielli Amabile ne ha oltre 200 mila su Instagram. Quando ha trovato la sua strada l'ha seguita con convinzione: "Durante l'adolescenza ero un'anima alla ricerca del suo ruolo nel mondo. Alla fine non sapevo che la strada giusta era fare l'imprenditrice, ma l'ho capito presto rispetto ad altre persone. Sono sempre stata intraprendente, mi sono sempre arrangiata, ero molto creativa e questo mi ha aiutata nel mio percorso".
Come è nato Amabile
Amabile è nato da un budget iniziale di appena 300 euro, soldi racimolati mettendo i risparmi da parte. Martina Strazzer li ha investiti tutti per dare avvio al suo progetto, nato quando si è resa conto che il percorso universitario che aveva iniziato non le dava grandi soddisfazioni e che non aveva alcuna intenzione di arrivare fino alla Laurea. A Fanpage.it ha raccontato: "Dopo due mesi di università mi accorgo che non sento la vocazione e decido di dire ai miei genitori che non volevo proseguire quel percorso, ma aprire un brand di gioielli: per necessità. Non avevo soldi e non avevo spazio. Io amavo tutta la moda, quindi mi andava bene qualsiasi categoria merceologica. Poi scoppia il Covid: battuta d'arresto per il mio progetto che non era ancora partito. Avevo un profilo Instagram con 14 follower, le mie amiche che avevo pregato di seguirmi. Poi per fortuna a maggio 2020 quando è finito il primo lockdown ho scaricato TikTok e ho cominciato a parlare di me, a far notare i gioielli che indossavo, a far vedere il mio brand". La crescita è stata inarrestabile e non ha ricevuto alcun aiuto economico dai genitori: "Vengo da una famiglia normalissima. Mi son dovuta far bastare i miei soldi. Non ero ricca. Uno dei commenti che più ricevevo e che mi faceva imbestialire era: figlia di papà. Sempre papà, mai la mamma! Ho speso tante energie per smontare questa credenza".
Sicuramente TikTok ha dato una notevole spinta: "È un social che ci sottopone a giudizi non richiesti, critiche, però sono sicuramente grata infinitamente per l'opportunità che mi ha dato. TikTok è legato ad Amabile e viceversa, perché è la piattaforma dove tutto è nato e dove tutto viene sviluppato". Oggi Amabile ha aperto anche il primo punto vendita all'interno di Rinascente a Milano: "È una cosa importantissima, perché per noi era uno step fondamentale. Sentivo la necessità di creare un rapporto che uscisse dallo schermo, che non fosse solo virtuale con la community. E avevamo ormai raggiunto un limite nel raggiungimento di un nuovo target, mentre così possiamo raggiungere nuovi utenti. In futuro nei piani c'è quello di sviluppare una presenza più capillare sul territorio italiano dal punto di vista fisico". Il fatturato parla chiaro: "Il primo anno nel 2020 ero da sola, era tutto appena cominciato e ho chiuso a 65 mila. Nel 2021 se non ricordo male a 350 mila. Nel 2022 il nostro fatturato è stato di 4 milioni, è stato inaspettato, un traguardo pazzesco che ha stupito anche noi. Per il 2023 il nostro pronostico è chiudere con 10 milioni".
Cosa significa il nome Amabile
Amabile è il secondo nome di battesimo di Martina Strazzer, che ha raccontato di più al riguardo, spiegando anche perché è qualcosa dal significato profondo. Ha a che fare con la nonna paterna: "È venuta a mancare purtroppo appena un mese prima che nascessi. Il sogno della sua vita era proprio vedermi nascere, perché adorava papà: quindi in suo onore i miei genitori mi hanno chiamata così. Direi che ha portato molta fortuna". Oltre alla fortuna, ovviamente, c'è tanto lavoro, tanto studio, continua ricerca: "Uno dei fattori fondamentali del successo di Amabile è che fin da subito ho cercato di togliere dai gioielli l'accezione di: solo gioielli, oggetti che acquisti e indossi. Abbiamo cercato di conferirgli un valore emotivo e questo è apprezzato".
Martina Strazzer confida un'esperienza di relazione tossica
Nel massimo rispetto della propria famiglia, che è riservatissima, i genitori di Martina Strazzer sono sempre stati coinvolti molto poco sui social, non ha mai voluto per loro sovraesposizione mediatica, difatti si sa molto poco della coppia. Il discorso è diverso per quanto riguarda il suo fidanzato. In realtà, l'imprenditrice ha fatto tesoro delle esperienze precedenti e ha tutta l'intenzione di non ripetere gli stessi errori, per quanto riguarda la condivisione sui social di questo fronte: "In passato ho condiviso molto le mie relazioni, poi ho iniziato a farlo sempre meno, mi rendevo conto di tutti i contro quindi su questo non si saprà più niente". In vista del 25 novembre, però, e dell'uscita di una nuova collezione Amabile a tema, l'imprenditrice ha aperto il suo cuore e ha confidato qualcosa che non era mai venuto fuori prima.
Ha avuto una relazione tossica quando era adolescente: "Mi ha vista vittima di una forte violenza psicologica. Era arrivato il momento di fare questo grande passo che non ho fatto prima perché non ero pronta e non perché non volessi. È la chiusura del cerchio, il punto finale di questo capitolo della mia vita. È per gli altri, perché mi rendo conto che sentir raccontare queste storie non è mai troppo, in tanti vivono situazioni simili". E per lo stesso motivo ha molto parlato di un'altra esperienza personale: la neuropatia del pudendo, dalla quale era affetta: "Continuerò sempre a portare la mia esperienza laddove possa essere d'aiuto a qualcuno".