Marcelo Burlon lascia la direzione creativa di County of Milan
Marcelo Burlon lascia la direzione creativa di County of Milan. Lo stilista argentino aveva fondato il suo marchio nel 2012, creandosi una community di affezionati che si riconoscevano nella sua personalità e nell'estetica estrosa. New Guard Group, holding a cui fa capo il brand ha reso noto che a realizzare la prossima collezione sarà il team interno, mentre la notizia è stata confermata dallo stesso designer sul suo profilo Instagram, che nelle sue storie ha condiviso alcuni messaggi dei fan: "Marcelo, hai vinto. Hai fatto esattamente quello che volevi, hai creato un movimento, protetto la tua famiglia, te stesso e aiutato il tuoi amici. Nessun rimpianto". Ai microfoni di Outpump ha affermato: "Semplicemente si è chiuso un ciclo, un’avventura durata 12 anni. Un esperienza incredibile che mi ha portato a conoscere e collaborare con gente meravigliosa". Ora nel futuro del designer si prospetta una vita tranquilla. "Voglio occuparmi di mio marito e del mio orto organico a Ibiza", ha raccontato.
L'ascesa di Marcelo Burlon
Lo stilista ha fatto il suo debutto nel mondo della moda lanciando una linea di T-shirt nel 2012, caratterizzate da stampe tribali e che hanno riscosso un'accoglienza positiva, soprattutto tra i giovani. Successivamente ha ampliato l'offerta, comprendendo anche i total look. Raggiunge il successo in poco tempo e nel 2014 è guest designer di Pitti Uomo, l'anno dopo stringe una partnership con Davide De Giglio e Claudio Antonioli dando vita a New Guards Group, che verrà venduto a Farfetch nel 2019. La holding, che comprende marchi come Palm Angels e Alanui, sarebbe nel mirino di Style Capital, dopo essere stata salvata dalla coreana Coupang.
Lo stilista ha mantenuto il timone creativo anche dopo i passaggi di proprietà e, nel 2022, per celebrare i dieci anni del marchio ha organizzato una sfilata-evento al Velodromo Vigorelli durante la Milano Fashion Week, per poi lasciare le passerelle. Nel corso della sua carriera Marcelo Burlon ha lanciato messaggi politici, portando nei suoi défilé personalità non binarie e transgender o scegliendo solo ragazzi italo-africani come modelli per protestare contro la chiusura dei porti. Negli ultimi anni il designer si è dedicato ad attività filantropiche, dando vita alla Fondazione Marcelo Burlon, che aiuta persone provenienti da contesti difficili.