Marc Jacobs da record: sfila in tre minuti e si fa aiutare dall’intelligenza artificiale
Velocità e tecnologia. Sono queste le chiavi dell'ultima sfilata di Marc Jacobs, presentata tra i corridoi della New York Public Library. Lo show Fall 2023 è diventato virale per due motivi. Il primo: la durata. In meno di tre minuti, i modelli avevano calcato la passerella prima in una direzione, poi nell'altra. Il secondo: le note sulla collezione, il comunicato stampa che descrive gli abiti, sono state stilate da ChatGPT. Il che ci porta a chiederci: abbiamo visto una sfilata o un saggio sul futuro della moda e dell'intelligenza artificiale?
Perché la sfilata di Marc Jacobs durava solo tre minuti
Lo show di Marc Jacobs è una specie di piccolo trattato filosofico dei nostri tempi. Come scrive Vanessa Friedman sul New York Times, la maggior parte delle persone non ha avuto neanche il tempo di rendersi conto di cosa stava guardando e che era tutto finito prima ancora di poter essere assimilato, o, più concretamente, fotografato. Una sottile allusione ai ritmi del fast fashion, ma anche alla velocità con cui consumiamo le immagini. Se le sfilate nel corso degli anni sono diventate sempre più ampie e elaborate, coinvolgendo performance musicali, video, coreografie e scenografie teatrali, Marc Jacobs ha tarato lo show sul nostro passo: di corsa.
Cosa c'entra ChatGpt con Marc Jacobs
La collezione Autunno 2023 di Marc Jacobs si ispira agli anni Ottanta e la cultura dei club, tra capelli cotonati, calzini bianchi e flat shoes a punta. Per descriverla, lo stilista si è affidato all'intelligenza artificiale: le note di sfilata sono state scritte da ChatGPT di OpenAI, il famoso chatbot che sfrutta l'intelligenza artificiale per rispondere alle domande degli utenti e simulare intere conversazioni. Anche in questo caso, sembra più uno spunto di riflessione che un vero strumento tecnologico al servizio della moda: il comunicato stampa descrive lo show come un "approccio innovativo della collezione per fondere la sartoria ispirata all'abbigliamento maschile con l'estetica femminile".
La collezione era incentrata su body con cinture, minidress scintillanti, giacche con le spalle a punta e completi a righe anni Ottanta: secondo il chatbot "enfatizzavano la praticità senza scendere a compromessi con la raffinatezza". E poi, i colori: "una tavolozza dominata dal bianco e nero" ma illuminata da pennellate di rosso fuoco e verde smeraldo. Stilare un testo è forse l'attività più elementare che sa fare ChatGPT: chissà se un giorno sarà l'intelligenza artificiale a predire le tendenze e suggerire agli stilisti le prossime ispirazioni. Per ora, però, Marc Jacobs ci dimostra che a renderci umani è la capacità di farci domande, più che quella di dare risposte. E l'ironia, di fronte a un futuro incerto, aiuta.