L’ultimo saluto a Rosita Missoni: sulla bara i disegni dei nipoti e il tessuto della Maison
È il giorno dell'ultimo saluto a Rosita Missoni. La stilista è venuta a mancare all'età di 93 anni: aveva fondato nel 1958 il marchio di moda omonimo con il marito Ottavio Missoni. Una storia di successo, la loro, quella di un brand diventato icona del Made in Italy nel mondo: la Casa di moda, che oggi gode di una fama mondiale, resta ora nelle mani dei figli della coppia, Luca e Angela. Il primogenito Vittorio è morto nel 2013 in un incidente, nello stesso anno del padre, appena pochi mesi dopo. Per i funerali, la Chiesa era gremita di parenti e amici; presenti anche rappresentati delle autorità.
Come si sono svolte le esequie
I funerali di Rosita Missoni si sono svolti oggi, 7 gennaio presso la basilica di Sant’Ambrogio a Milano, in presenza dei familiari, dei dipendenti dell'azienda di famiglia, ma anche di tanta gente comune, accorsa per salutare questa grande donna molto amata da tutti. La bara è stata portata in spalla dai nipoti. Tra le autorità presenti: il governatore Attilio Fontana, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, il vicepresidente del consiglio regionale Giacomo Cosentino, il presidente di Camera Moda Carlo Capasa e quello onorario Mario Boselli, gli assessori del Comune di Milano Alessia Cappello e Tommaso Sacchi. Tra le corone di fiori quelle dei colleghi: Armani, Rosso, Biagiotti.
Una bara colorata, per la defunta, per omaggiarne il grande spirito creativo, la capacità imprenditoriale, la capacità di dare lustro al Paese in tutto il mondo, con le sue creazioni, inconfondibili. La bara, infatti, è stata decorata con i disegni realizzati da nipoti e pronipoti e rivestita con un tessuto impreziosito dall'iconico motivo della Casa di moda.
La fantasia a zig-zag, infatti, è il simbolo del marchio da sempre, riportata su abiti e accessori di collezione in collezione. Colorato era anche l'invito recapitato per partecipare al funerale, con la scritta: "Rosita, la più radiosa mai esistita". I figli, invece, hanno voluto che sul posto venisse portato l'albero con cuori di carta con le dediche dei dipendenti dell'azienda di Sumirago (Varese).
Il significato dei fiori
Per le esequie, la famiglia ha voluto che ci fosse una rosa su ogni sedia, in ricordo della defunta. "Buon paradiso Rosita": così monsignor Giulio Dellavite ha concluso l'omelia funebre, in cui ha paragonato la stilista proprio a una rosa: "Una rosa e così Rosita: incanta per i suoi colori, colpisce per la delicatezza, riempie lo spazio di eleganza, consegna un messaggio d'amore, porta con dignità le sue spine, rende presente l'invisibile".