L’ultima sfilata di Kean Etro alla Milano Fashion Week: “Credo nella bellezza e nella poesia”
Camicie a fiori delicate come un soffio di vento, kimono completi stampati in tessuti preziosi e leggeri: c'è tantissima poesia nella sfilata di addio di Kean Etro. La collezione Uomo Primavera/Estate 2023 di Etro infatti è l'ultima disegnata dal direttore creativo dell'omonimo brand prima di passare il testimone allo stilista Marco De Vincenzo, che a settembre presenterà la sua prima collezione per Etro. A margine della sfilata, lo stilista ha spiegato a Fanpage.it la prossima fase dell'azienda e l'idea alla base della sua visione creativa: "Il nostro motto è fedeli all'amore e alla bellezza. Perché la bellezza è sempre intorno a noi e non se ne va, come l'utopia e come la poesia".
L'ultima collezione di Kean Etro è ispirata alla poesia
Quello di Kean Etro non è un addio, ma un cambio di ruolo: "Diventeremo consiglieri, è un'altra fase della vita, un'altra età – scherza – siamo felici che sia arrivati Marco De Vincenzo, il nuovo direttore creativo. Una persona educata e gentile, sensibile e tenace come un samurai. Da subito ha mostrato un rispetto immenso degli archivi perché si parte sempre da lì, dalle radici". Le radici di Etro sono vive e presenti nella collezione presentata a Milano: la contaminazione tra culture lontane, che si traduce in kimono e decorazioni che guardano a Oriente, le stampe, il paisley, il tema del viaggio che torna. Ma questa volta è più languido e intimo, quasi spirituale.
Non a caso i modelli sfilano scalzi, come appena usciti da un tuffo in mare. Una scelta studiata e condivisa dallo stesso stilista, che esce a ricevere l'applauso stretto in un abbraccio con la sorella Veronica e…senza scarpe. "Per come la vedo io – spiega – la poesia è scalza, perché dà la possibilità di sentire. Oggi, che è stata una giornata particolare, senza scarpe ho avuto un grande aiuto, sentivo la terra sotto ai piedi".
Kean Etro: "Non rimaniamo schiacciati dalla quotidianità"
A margine della sfilata lo stilista ha condiviso i ricordi più belli della lunga carriera: gli show realizzati in tandem con la sorella Veronica, la collezione per la casa, le prime linee bio e sostenibili con Esselunga quasi vent'anni fa, quando di sostenibilità non si parlava neppure. La collezione d'addio (anche se addio non è) appare carica di suggestione, delicatezza e poesia. Una traduzione del manifesto poetico di Kean Etro, secondo cui è la bellezza ciò che ci salva quando la quotidianità diventa troppo arida: "Io credo nella bellezza e nella poesia che ‘energizza' gli oggetti – sottolinea – È importante immaginare un mondo migliore, che non è utopia: non rimaniamo schiacciati dalla dimensione quotidiana, che è da superare tramite l'utopia, l'immaginazione e la poesia".