Luisa Ranieri, l’attrice italiana conquista New York: alle sfilate con il tailleur pantalone
Tra le star che affollano le sfilate della New York Fashion Week, in corso in questi giorni, c'è anche una rappresentanza italiana. Oltre a Chiara Ferragni, che sfida il freddo con la vita bassa, c'è Luisa Ranieri: l'attrice italiana è stata fotografata alle sfilate di Michael Kors elegantissima in un tailleur pantalone nero, completato da un soprabito bianco. La prova che con la semplicità non si sbaglia mai: l'attrice ha incantato pubblico e fotografi e ha posato sul red carpet abbracciata al famoso stilista.
Il look black&white di Luisa Ranieri
Le Fashion Week sono un raduno di star internazionali: anche Luisa Ranieri è volata oltreoceano per assistere allo show di Michael Kors. L'attrice è reduce del successo del film La mano di Dio, che ha conquistato una nomination agli Oscar. In attesa della fatidica notte degli Academy Awards, Luisa Ranieri incanta New York con un look black&white, semplice e sofisticato.
L'attrice ha indossato un completo nero con i pantaloni e la giacca doppiopetto indossata senza camicia. Per completare il look ha scelto una clutch rigida abbinata e un cappotto color mastice per ripararsi dalle gelide temperature della città, sommersa dalla neve.
La sfilata Autunno/Inverno di Michael Kors
La collezione Autunno/Inverno 2022-23 di Michael Kors sancisce la voglia di rinascere e di tornare alla normalità dopo la pandemia. Tutti i pezzi, spiega lo stilista, sono pensati per "fare un'entrata ad effetto": abiti cut out di paillettes, giacche in pelliccia colorate, cappotti che lasciano le spalle nude o maxi mantelle. La palette si accende di pennellate vivaci, come il giallo senape o il magenta. Lo show di Michael Kors è stato una vera e propria parata di star: tra il pubblico c'erano anche Brooke Shields, Blake Lively e le principesse Amelia ed Eliza Spencer. Non poteva mancare Chiara Ferragni, che sfida il gelido inverno newyorkese con un crop top, e ovviamente l'eleganza sofisticata di Luisa Ranieri. Ancora una volta, less is more.