Loewe tra stampe floreali e borse a forma di verdura: i 5 oggetti più assurdi visti in passerella
La Paris Fashion Week è entrata nel vivo e animerà la città fino al 5 marzo. In questi primi giorni già diverse Maison hanno portato in passerella le loro collezioni Autunno/Inverno 2024-25: Schiaparelli (con le sue trecce di capelli), Saint Laurent (che ha usato il nudo come protesta), le Miss Dior della Casa di Moda francese. Jonathan Anderson, direttore creativo di Loewe, ha portato i suoi ospiti nel giardino dell'Eden, in un'ambientazione naturalistica ispirata all'arte di Albert York. Lo show si è svolto una decina di chilometri fuori città, dentro a un cubo dipinto di verde, una sorta di galleria d'arte con 18 opere del pittore.
Fiori, animali e ortaggi in passerella
Stampe floreali, accessori a forma di vegetali, i quadri di York riprodotti sui capi, persino il cane di famiglia raffigurato come mosaico su un vestito e poi fibbie in versione maxi che vanno a decorare camicie e persino scarpe: la sfilata ha dato diversi spunti originali, alcuni davvero bizzarri, ma funzionali a esprimere l'idea di Anderson di una moda come esercizio creativo che mantiene profondi legami con l'arte.
I dipinti di York prendono vita sui vestiti, la natura prende vita sugli accessori: un modo per portare il giardino dell'Eden nella vita quotidiana e trasformare questo mondo nel nostro Paradiso terrestre. Uno degli abiti più originali della collezione ha il corpetto a maniche lunghe bianco e la gonna che rimanda a un prato verde, su cui è comodamente accucciato un cane col collare rosso fuoco.
La stessa stampa è riportata anche su una borsetta e non è il solo animale, protagonista in passerella. C'è anche un cardellino poggiato sul ramo di un albero, proposto sia su una felpa che su una borsa a secchiello. E a proposito di borse, decisamente poco tradizionale è quella a forma di asparagi bianchi, realizzati con piccole perline. Un vero e proprio mazzetto tenuto insieme da un laccio scuro, realizzato a sua volte con perline minuscole.
Questa sorta di orto vegetale trova posto sotto tantissime altre forme. Su abiti e accessori spiccano stampe diversissime tra loro, ma tutte appartenenti allo stesso mondo: quindi rape, patate, erbe, foglie, fiori. La palette di colori è quindi variegata, un'esplosione che risulta particolarmente viva soprattutto su sfondo bianco: boccioli di roselline fucsia, campanule blu, malva rosa.
Poetico rimando alla natura sono poi le applicazioni trasparenti che trovano posto, per esempio, sulla spalla e che richiamano maxi gocce di rugiada. Ma non è la sola natura a fare da protagonista. Il direttore creativo ha pensato ad applicazioni di legno e metallo, dei veri e propri intarsi che impreziosiscono i revers delle giacche e i colletti dei cappotti, donando movimento. Infine le fibbie, qui reinterpretate, diventano un elemento distintivo unico: applicate su jeans e camicie ma non solo, perché diventano anche la decorazione per sandali dal tacco scultura.