L’inquietante storia che nessuno conosceva dei corgi della regina Elisabetta II
La regina Elisabetta II è morta più di 2 anni fa ma continua a essere un personaggio iconico, una delle donne più potenti e leggendarie della storia. Non sorprende, dunque, che siano ancora moltissimi coloro che vanno alla ricerca di originali indiscrezioni che la riguardano. È il caso del giornalista Craig Brown, che di recente ha pubblicato il nuovo libro A Voyage Around the Queen, un'opera in cui racconta alcuni dettagli che nessuno conosceva sulla defunta sovrana. Si è soffermato moltissimo sulla storia degli adorati corgi, rivelandone il loro "lato oscuro": ecco cosa è successo davvero quando hanno cominciato a vivere a corte.
Quanti cani ebbe la regina Elisabetta II
I corgi sono stati tra i grandi amori della regina Elisabetta e ad oggi grazie a lei vengono considerati un indiscusso simbolo di regalità. La cosa che in pochi sanno è che non sempre sono stati i "migliori amici dell'uomo", anzi, hanno un carattere imprevedibile e aggressivo che ha creato non pochi problemi a corte. Il primo cane della defunta sovrana si chiamò Susan, le fu regalato nel 1944 e fu il primo di una lunga serie (la monarca arrivò a possedere 83 cagnolini tra corgi e dorgi, ovvero un incrocio tra corgi gallese e bassotto). Nel 1984 le sale dei palazzi reali pullulavano di chiassosi cuccioli e non c'era modo di placare il loro entusiasmo e la loro aggressività, tanto che la principessa Anna venne arruolata per addestrarli (ma non ne fu all'altezza perché i suoi modi erano troppo dolci).
I corgi hanno attaccato alcuni dei reali
Col passare del tempo tutti si accorsero del carattere vivace dei corgi della regina, basti pensare al fatto che distruggevano le sedie della sala da pranzo del Royal Lodge e che attaccavano anche gli esseri umani, dai membri dello staff alla regina Madre, fino ad arrivare alla stessa Elisabetta II (che in un'occasione ebbe bisogno di tre punti di sutura dopo un morso). Addirittura negli anni '60 fuori i cancelli di Balmoral venne affisso il cartello "Attenti al cane" dopo che uno dei cuccioli si scagliò contro il postino. Alla fine la sovrana riuscì finalmente a trovare un insolito modo per tranquillizzare i cagnolini: una potente melodia di cornamusa. Insomma, a quanto pare la convivenza dei reali con i corgi non è stata così semplice come si è sempre pensato, la verità è che anche i Windsor hanno dovuto "combattere" per educarli, proprio come qualsiasi "comune mortale".