Lidia Poet, i segreti dei costumi di Matilda De Angelis: dagli insetti al significato dei colori
La storia della prima donna iscritta all'Ordine degli Avvocati arriva su Netflix: oggi, mercoledì 15 febbraio, esce la serie La legge di Lidia Pöet, che ricostruisce la storia della prima avvocata italiana e delle sue battaglie. L'ambientazione è quella della Torino di Fine Ottocento e i costumi, curati da Stefano Ciammitti, dipingono l'affresco di un'epoca grandiosa e contraddittoria tra corsetti, piume e sottogonne.
Chi ha disegnato i costumi della serie Lidia Pöet
A vestire i panni dell'avvocata è l'attrice Matilda De Angelis, che ha presentato la serie sfoggiando un tailleur doppiopetto a quadri e un nuovo taglio di capelli con mini frangia. Sul set ha indossato gli abiti creati per lei dal giovane costume designer Stefano Ciammitti, allievo del grande costumista Piero Tosi. "L’amore per i dettagli filologici mi è stato insegnato dal mio maestro Piero Tosi – ha spiegato in una nota stampa – l’audacia nell’uso del colore e delle fantasie barocche sono invece ispirate alla scuola inglese contemporanea".
Il significato di abiti e accessori di Lidia Pöet
Già dalle prime scene spiccano i colori accesi degli abiti di Lidia Pöet: rosso vermiglio, viola ametista, magenta, blu pavone. Un netto contrasto rispetto agli abiti scuri degli uomini che la circondano e provano a sovrastarla: lei però spicca in ogni scena grazie alla sua personalità, tradotta in abiti ricamati con motivi a righe o a fiori.
Le creazioni sono nate guardando a Venezia: "L’ispirazione principale per la costruzione dell’armadio di Lidia Pöet sono stati soprattutto i tessuti dalla storica Tessitura Luigi Bevilacqua – ha aggiunto il costumista – un posto ricco di fascino dove ancora i velluti vengono tessuti a mano con dei telai del XVIII secolo".
Sul set Matilda De Angelis ha dovuto indossare un corsetto e ha cambiato moltissimi cappelli, vere e proprie opere d'arte impreziositi da piume. Non sono stati lasciati al caso neanche i gioielli, come spiega Ciammitti nella nota stampa: "Sono stati disegnati per Lidia nel gusto orientale per gli insetti e della tassidermia".
I costumi di Lidia Poet in mostra a Torino
Finita la serie prodotta da Matteo Rovere e da Groenlandia potrete sempre riempirvi gli occhi di meraviglia ammirando la mostra dedicata ai costumi della serie tv a Torino: dodici abiti sono esposti nell'Aula del Tempio, alla Mole Antonelliana. Vestiti e cappelli sono stati realizzati dalle costumerie Tirelli Trappetti e Laboratorio Farani con un amore quasi filologico per la moda di fine Ottocento: pronti per il bingewatching?