L’Haute Couture senza tempo di Balenciaga: a Parigi sfilano dive con le perle o in armatura d’argento
Caste Dive. Sulle note delle più famose arie d'opera lirica al mondo – dalla Traviata alla Carmen – Balenciaga presenta la sua nuova collezione Haute Couture alla Paris Fashion Week dedicata all'Alta Moda. La sfilata ha il sapore di un ritorno alle origini, all'eleganza di Cristobal Balenciaga, alle dive degli anni Cinquanta con le perle, gli abiti lunghi e i guanti. Un'inversione di marcia che avevamo già visto durante la sfilata pret-à- porter, ma con una componente drammatica in più, esasperata nelle silhouette degli abiti da sera. Chiude lo show una moderna Giovanna D'Arco con l'abito-armatura in argento.
La 52esima collezione Couture di Balenciaga
Le ‘caste dive' di Balenciaga appaiono con abiti lunghi dalle scollature rigide e strutturate, fili di perle e guanti. L'ispirazione retrò è evidente sia per l'uomo che per la donna: tailleur doppiopetto dalle linee esagerate, completi maschili con la piega e le spalle ben squadrate. Dopo lo scandalo che ha travolto il brand, Demna Gvasalia ha fatto pubblica ammenda con un nuovo stile sartoriale, deciso e rigoroso, ma con toni più sommessi, meno stravaganti. Si tratta della 52esima collezione Couture del brand: una ‘numerazione' che si riallaccia direttamente a quelle originali di Cristobal Balenciaga, in una soluzione di continuità tra passato e presente della casa di moda.
In passerella sfilano cappotti in eco-pelliccia, soprabiti animalier o ricoperti di piume, sempre completati dagli stivali a punta d'ispirazione geometrica tipici dello stilista Demna Gvasalia. Anche nel più classico degli abiti spunta un dettaglio insolito, alla maniera di Balenciaga: i fiocchi per capelli, così come le sciarpe, sono fissati in posizioni rigide come se un eterno colpo di vento le sollevasse. Le spalle sono allargate, i tessuti lasciano il posto al coccodrillo, al denim e al vinile. Mentre si susseguono le arie d'opera, il linguaggio visivo della sfilata cambia: sfilano punk in jeans e capelli a punta, bomber oversize, completi in total denim.
La palette cromatica dominata dal nero – la cifra caratteristica di Balenciaga – si illumina con pennellate di rosa fucsia, di oro, di blu di Klein. Le uscite per la sera cono caratterizzate da abiti in piume rosa pastello, vestiti da sirena ricoperti di cristalli, o modelli dal taglio obliquo in tessuto glitter che si inseriscono perfettamente nella Barbiemania della stagione. Non dovrebbe stupirci, ma è sorprendente il contrasto tra gli abiti bustier con lop strascico e i look maschili votati all'essenziale, con jeans e dolcevita, che sfidano apertamente le regole della couture.
L'abito armatura stampato in 3D di Balenciaga
Ma lo sguardo di Demna Gvasalia è oltre le mode e le tendenze: i suoi sono abiti fuori dal tempo, che decostruiscono e ricostruiscono le creazioni sartoriali di Monsieur Cristobal e guardano ancora più indietro, alle icone femminili di ogni epoca. Non a caso la sfilata si chiude con un indiretto omaggio alla Francia: un abito in resina argentata stampato in 3D, rigido e pesante come un'armatura, che sembra essere pronto per una novella Giovanna D'Arco. Secondo Demna Gvasalia, la creazione finale porta all'esasperazione uno dei concetti chiave della sua filosofia: gli abiti come armature del nostro tempo, capaci di proteggerci e di accompagnarci in battaglia. Con stile.