L’esercito delle ragazze tristi di TikTok: benvenuti nell’era delle Sad Girl Autumn
Piumoni, maglioni oversize, tazze di tè e foliage sono gli elementi che popolano TikTok in questo primo mese d'autunno. Le temperature che si fanno più fredde, la brina al mattino, la nebbia che popola i reel sulle fughe da weekend pubblicati sui social. E poi libri, libri letti sulle poltrone su cui si adagiano pile morbidi, libri che raccontano di storie strappalacrime, libri con protagoniste femminili tristi e perdute. Tutto in palette, tra gli alberi di castagne e il rosso del camino della casa (immancabile) in montagna. Benvenuti nell'era delle Sad Girl Autumn, l'ultima versione della ragazza bianca etero proposta dal TikTok.
Gli ingredienti del trend Sad Girl Autumn
Il nuovo trend che spopola su TikTok, come spesso accade, unisce cultura pop, musica, letteratura e cinema. Facendo una rapida ricerca online si scopre che anche questo trend è riconducibile alla donna del momento: sì, stiamo parlando ancora una volta di Taylor Swift. La cantante più chiacchierata dell'ultimo anno, infatti, nell'autunno del 2021 lancia All Too Well (Sad Girl Autumn Version), una nuova versione di dieci minuti reincisa per l'uscita del suo album Red.
Già nell'annuncio social di quella che Swift definisce "una delle canzoni più tristi che abbia mai scritto" la regina del country-pop posta una foto che la ritrae con un maglione total black a collo alto. Il testo della "versione autunnale" di All Too Well lascia immergere l'ascoltatore in ambientazioni che rimandano alla stagione del foliage, alle tazze di tè caldo sorseggiate in un baita in legno immersa in un bosco di betulle.
Avete presente, no? Un immaginario che su TikTok centinaia e centinaia di creator riproducono con piccole variazioni: al tè si sostituisce la bevanda autunnale di Starbucks, il Pumpink Spice Latte (una sorta di caffè latte al sapore di zucca). Sulle sfumature di arancione, marrone e rosso si creano make up tutorial ad hoc per la stagione, si consumano vellutate (sempre di zucca) preparate con maglioni bianchi o color nude rigorosamente oversize. Su Spotify esiste, ovviamente, una playlist dal titolo Sad Girl Autumn ricca di pezzi iconici dei primi anni Duemila, prevalentemente cantanti da artiste bianche che raccontano relazioni al limite del dramma.
Proprio il dramma (anche stagionale) è l'essenza della ragazza triste in autunno. Una tristezza che non arriva alla sofferenza ma è senz'altro influenzata dalla meteoropatia, acuita dalle storie lette nei libri. Sempre su TikTok pullulano i video di creator che offrono suggerimenti per le letture ideali per una sad girl autumn: da Donna Tartt a Hanya Yanagihara, senza dimenticare le grandi scrittrici inglesi, da Jane Austen alle sorelle Brontë.
La malinconia stagionale della sad girl autumn non è solo legata al meteo ma anche a tutte quelle storie di amore tormentate (talvolta anche tossiche) che trovano in Jane Eyre, Emma e Orgoglio e Pregiudizio la loro declinazione naturale. La ragazza, tendenzialmente sotto i 35 anni, d'autunno si crogiola nella sua insoddisfazione struggente e si immortala mentre legge le poesie di Emily Dickinson. Il tutto proposto ai suoi followers su TikTok attraverso video con font un po' gotici.
Tra una pausa di lettura dei romanzi vittoriani, la sad girl autumn torna nel mondo contemporaneo, concedendosi una piccola tappa nel mondo del cinema degli anni Duemila. Magari consigliando qualche titolo ad altre sad girl (sempre avvolta nel suo plaid e nel suo maglione over). Da Giovani Streghe a Ragazze interrotte, i film legati all'immaginario del trend spaziano dall'horror al thriller psicologico. Con un tocco di Stars Hollow che non fa mai male.
Se avete colto un'ironia in quanto letto finora non è solo un'impressione. Tutte noi ragazze nate negli anni Novanta siamo approdate sui social fin dai loro albori e a dettare legge erano i moodboard di Tumblr. Ricordate il social dove spulciavamo le foto di grandi paesaggi probabilmente uscite da un setting Ikea? Ecco adesso quella ragazza è arrivata su TikTok e ha influenzato anche la Gen Z che Tumblr probabilmente non sa nemmeno cosa sia.
La Sad Girl Autumn è la nostra parte più malinconica e intima e non c'è niente di male nel crogiolarsi in momenti di relax in cui ci prendiamo cura di noi. Il problema sta sempre nella patina di romanticizzazione che ricopre ogni stereotipo creato sui social: tutto sempre bucolico ma asettico, anche se si tratta di una tristezza laconica che coccoliamo guardandoci un film il sabato pomeriggio. Non chiamiamo tendenza quella che è sempre stata la nostra normalità. Rischiamo solo di rovinarla.