Leone Ferragni va a scuola in pigiama: com’è nato e a cosa serve il “pijama day”
Finite le sfilate di Milano e Parigi, Chiara Ferragni è tornata a casa e si rilassa in famiglia. Dopo molti rumors di crisi coniugale, lo stesso Fedez è tornato sui social per spiegare come stanno le cose, parlando di salute mentale e confermando che il loro matrimonio è più solido che mai. Un selfie insieme conferma che l'amore non è finito, anzi. Chiara Ferragni intanto regala ai fan nuove foto dei figli inclusa una molto curiosa di Leone: la mamma lo ha accompagnato a scuola…in pigiama!
Il pigiama con gli orsetti di Leone Lucia Ferragni
Ore otto, pronti per uscire di casa: Chiara Ferragni ha immortalato il suo primo figlio con scarpe da ginnastica, cappotto scuro e pigiama. Sì, avete letto bene: non si tratta di un capriccio, ma di una giornata organizzata a scuola in cui tutti i bambini possono indossare pigiamini colorati sui banchi. Anzi, sono caldamente invitati a farlo: Leone sembra felicissimo del nuovo look ‘cozy' e saltella felice lungo il tragitto.
Perché i bambini vanno a scuola in pigiama
L'usanza del "pijama day at school" nasce nelle scuole elementari anglosassoni un po' per gioco e si è progressivamente diffusa più anche in Europa. Nella cultura anglosassone le giornate a tema sono molto diffuse e il giorno di Halloween, per esempio, è accettato entrare a scuola mascherati. L'idea di base è di rompere la monotonia e di rendere più piacevole e divertente la permanenza sui banchi, un po' come il casual friday nei posti di lavoro. Alcune scuole approfittano della giornata per lanciare iniziative solidali: in alcuni istituti si mette il pigiama in segno di vicinanza per i bambini malati, costretti a restare a letto tutto il giorno. In ogni caso, la giornata serve a rendere la scuola meno stressante e più accogliente per i piccoli studenti. Esiste anche la versione per adulti ed è dietro l'angolo: il 16 aprile è ufficialmente il "National wear your pijamas to work day"!
