Le scarpe di John Travolta a Sanremo, il marchio di antinfortunistica finito al centro della polemica
Ha fatto discutere la comparsata di John Travolta alla seconda serata del Festival di Sanremo. Oltre al giudizio sul ridicolo siparietto che ha visto come protagonista l'attore statunitense, la polemica si è polarizzata anche sul suo look, in particolare sulle sue scarpe. Il protagonista de La febbre del sabato sera si è esibito con una sorta di medley dei suoi più grandi successi ballando accanto ad Amadeus per poi uscire dall'Ariston ed esibirsi in un imbarazzante Ballo del qua qua assieme a Fiorello; per tutto il tempo, ovviamente, l'attenzione del pubblico è stata catalizzata sui suoi passi e sulle sue calzature.
Se Amadeus si è tolto le scarpe per ricreare la scena del ballo di Pulp Fiction, John Travolta non ha nemmeno pensato di farlo. Il motivo? Sembra che l'eterno Denny Zucco sia stato pagato dall'azienda proprio per sfoggiarle sul palco dell'Ariston, una sponsorizzazione non segnalata che, nel caso i sospetti risultassero fondati, si tratterebbe di un caso di pubblicità occulta.
Le scarpe antinfortunistiche di John Travolta a Sanremo
Dopo il caso dell'anno scorso, che ha visto il Tar del Lazio condannare la Rai per pubblicità occulta a Instagram dopo la creazione in diretta del profilo di Amadeus, anche questa edizione del Festival sembra trascinarsi dietro alcune polemiche. Le scarpe bianche indossate da John Travolta per la sua ospitata alla kermesse canora sono firmate U-Power, un marchio di Monza che produce calzature antinfortunistiche e di cui l'attore statunitense sarebbe il testimonial dal 2023. Secondo la stampa italiana il divo di Hollywood avrebbe ricevuto 1 milione di euro per danzare sulle note dei Bee Gees indossandole. Il modello sfoggiato apparterrebbe alla linea Urban, quella più casual sponsorizzata anche da Diletta Leotta.
Sono anche state più volte inquadrate dalle telecamere, forse solo per mostrare le mosse del ballerino, ma di fatto hanno dominato la scena. Bianco ottico su un completo nero era impossibile non notarle, mentre agli osservatori più attenti non è sfuggito che seduto in prima fila nel corso della seconda serata ci fosse proprio Franco Uzzeni, presidente dell'azienda. Il marchio risponde subito alle polemiche sostenendo di non avere nulla a che fare con la partecipazione di John Travolta al Festival, e che si è trattato di un accordo tra la Rai e l'attore. Aggiungendo: "In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del festival di Sanremo".
Il cachet di John Travolta per la partecipazione a Sanremo
A incrementare la polemica anche quanto ricevuto dall'attore per quei pochi minuti sul palco dell'Ariston. Secondo alcune indiscrezioni si sarebbe fatto pagare tra i 200mila e i 500mila euro (forse pochi per ridursi a ballare il Ballo del qua qua), spese di trasporto escluse. Si aggiunge al caso che Travolta non ha firmato la liberatoria per la riproduzione del video, che infatti è scomparso dal sito di Rai Play. Insomma, costretto a ripetere se stesso, l'ospite internazionale non ha avuto modo di poter portare qualcosa di nuovo, nonostante ci avesse provato all'inizio a parlare della sua passione per il cinema italiano, in particola de La Strada di Federico Fellini.