Le offese a Glelany Cavalcante, Miss Universo Italia 2024: “Non rappresenta la bellezza italiana”
Si chiama Glelany Cavalcante e rappresenterà il nostro Paese nella finale internazionale di Miss Universo in programma il 16 novembre 2024 a Città del Messico. La modella italo-brasiliana proverà a colorare di rosso, bianco e verde la prestigiosa corona, che il Belpaese non ha mai vinto. Ci sono stati, però, i secondi posti di Daniela Bianchi nel 1960 e Roberta Capua nel 1987, mentre nel 2014 Valentina Bonariva è riuscita ad arrivare in Top 15. Al momento la Miss si trova nel pieno dei preparativi pre-partenza. Se da un lato c'è l'entusiasmo per questa avventura a lungo sognata, dall'altro c'è il dispiacere di leggere alcuni commenti sui social. Raggiunta per un commento da Fanpage.it, ha risposto alle cattiverie che ha letto in questi giorni sul suo conto.
Chi è Glelany Cavalcante
La modella e imprenditrice italo-brasiliana è nata in Brasile (a Feira de Santana), dove ha vissuto a lungo e dove ha mosso i primi passi nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza. È figlia di genitori brasiliani, ma ha origini italiane dalla parte dei nonni paterni, originari della Toscana. Da 10 anni vive in Italia: frequenta l'Università a Perugia, possiede una piattaforma di e-commerce di moda, ha sposato un uomo italiano. Ha la doppia cittadinanza, italiana e brasiliana: i due Paesi rappresentano le sue due anime, non ce n'è una più importante. "Sarebbe come chiedere a un bambino di scegliere tra la mamma e il papà. L'amore è nella stessa proporzione" ha detto a Fanpage.it.
Un'italo-brasiliana a Miss Universo
La Miss ha raccontato di sentirsi italiana, di avere un profondo legame con questa terra. Non è questione di cittadinanza, ma di cuore. Il merito è dei suoi nonni, che le hanno sempre trasmesso le loro tradizioni e l'hanno portata nel loro mondo: "Una cosa che può sembrare banale è mangiare il pane a tavola. Mio nonno italiano mi ha abituata così, ma in Brasile non esiste questa abitudine".
Per questi motivi quando ha deciso di intraprendere seriamente la carriera di modella non ha avuto dubbi: ha subito puntato all'Italia. Ha ricordato così i suoi inizi: "Quando sono arrivata non è stato come arrivare in un posto nuovo, ma arrivare in un posto che a me sembrava familiare, mi sembrava di esserci già stata: mi sono ambientata subito, mi sono sentita accolta. Milano era il mio obiettivo. Ho avuto altre opportunità come modella, per esempio di andare nel mercato asiatico, ma ho detto no. Volevo l'Italia. Non è stato semplice, venendo da una famiglia umile non avevo nemmeno la possibilità economica per mettermi il biglietto. Il destino ha voluto che un'agenzia di Milano mi facesse un provino in Brasile, l'ho superato e loro mi hanno portato in Italia. Io dico sempre che l'Italia mi ha scelto, a prescindere della mia discendenza. E io ho scelto l'Italia".
In Brasile c'è ancora tutta la sua famiglia, che raggiunge circa una volta all'anno, ma la sua vita è qui e non ha dubbi: "Ho voluto fortemente trasferirmi ed essere una cittadina tutti gli effetti. Anche facendo un percorso di studi, infatti mi sto laureando. Ho costruito un'attività. Ho dei progetti di vita, avrò dei bambini che nasceranno in Italia, che saranno italo-brasiliani così come sono io". È per questo che è fiera di rappresentare l'Italia e Miss Universo: "Io sono coerente col mio percorso. Quando avevo 17 anni ho partecipato a Miss Brasile perché vivevo in Brasile e perché sono anche brasiliana, però dal momento che sono anche italiana e vivo qui, ho l'istinto di rappresentare l'Italia ora. Il mio essere italiana non annulla il mio essere brasiliana e viceversa".
Le parole possono ferire, ma nelle sue radici e nelle sue certezze Glelany ha trovato comunque la forza di andare dritta per la sua strada, convinta di essere sul sentiero giusto. Quindi i commenti di chi non la ritiene "abbastanza italiana" non possono fare altro che darle una spinta in più verso i suoi obiettivi. La sua priorità è rappresentare degnamente il Paese che sente suo, che ha nel cuore: "Mi stanno dando forza e motivazione per approfondire ancora di più la causa che voglio sostenere: il multiculturalismo e l'accoglienza. Viviamo in una società globalizzata e non ha più senso parlare di razze. Siamo il frutto di una moltitudine di culture e di etnie. L'altro messaggio che porto a Miss Universo è l'importanza della salute mentale, perché io stessa ho affrontato un periodo di depressione due anni fa". La sua presenza alla finale del concorso è il simbolo dell'unione tra culture diverse: vuole dimostrare che i confini e la geografia non definiscono chi siamo, che combattere l'odio a favore dell'inclusione e dell'accoglienza è possibile, così da costruire un mondo senza discriminazioni.