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Le notti romane a Caracalla, impalpabili come un sogno: Eleonora Abbagnato danza coi costumi di Dior

“Le notti romane di Dior” è il dittico danzato da Eleonora Abbagnato e Friedmann Vogel a Caracalla. I costumi sono stati ideati da Maria Grazia Chiuri.
A cura di Giusy Dente
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foto di @fabrizio.sansoni
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Come ogni estate, la programmazione del Teatro dell'Opera di Roma si sposta in uno dei luoghi più incantevoli e magici della città, capace di trasportare lo spettatore e chi si esibisce in un'atmosfera senza tempo. Caracalla è un sogno a occhi aperti. Le notti romane di Dior, in scena il 9 e il 10 luglio, è uno spettacolo dove la magia si fa ancora più forte, perché la danza si unisce con l'alta moda, dando vita a una serie di quadri in cui la bellezza è in primo piano in ogni modo: quella delle forme perfette dei corpi in movimento, quella dei tessuti impalpabili che avvolgono con leggiadria i danzatori. Sul palco due nomi iconici, che rappresentano l'eccellenza della danza nel mondo: Eleonora Abbagnato e Friedmann Vogel. La direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma interpreta Nox, regina della notte. Con loro anche étoiles, primi ballerini e corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Per lo spettacolo è il debutto in Italia dopo due date al Palais des Congrès di Parigi e alla Dubai Opera.

foto di @fabrizio.sansoni
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Dior firma i costumi dello spettacolo

Le notti romane di Dior è un dittico: Nuit Romaine di Angelin Preljocaj è una coreografia ispirata agli affreschi di Palazzo Farnese su brani del repertorio classico mescolati a musica dance ed elettronica (da Schubert ai Daft Punk), Nuit Dansée è una nuova creazione di Giorgio Mancini su musiche di Philip Glass suonate dal vivo. A impreziosire il tutto, i costumi ideati dalla Direttrice artistica Maria Grazia Chiuri per Dior Couture, che contribuiscono a rendere ancora più indimenticabile l'esperienza, un piacere per gli occhi.

foto di @fabrizio.sansoni
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Eleonora Abbagnato, Freidmann Vogel e tutti gli altri danzatori sono avvolti in abiti realizzati con maestria e meticolosità dalla sartoria del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Anna Biagiotti. Drappeggi e plissettature fanno da protagonisti: tutto è leggerezza, è raffinatezza, è eleganza, tra intarsi di pizzo e perline a cascata. I colori sono quelli delle sfumature notturne: si vira dal blu scuro al verde profondo, fino al candore assoluto, che è pura luce che squarcia il buio. Maria Grazia Chiuri ha puntato sull'essenziale, per restituire una ricchezza che è tipica dell'eccellente manifattura Made in Italy, con l'uso del colore sfumato e del trompe l’oeil, dipinto a mano. Si respira un'atmosfera onirica, un'aria mitologica: i ballerini sono perfette creature notturne, sembrano affreschi disegnati. Si passa dal body fatto di fili d'oro alle tuniche corte e lunghe, fino ai capi più moderni indossati nel finale (un total white composto da t-shirts, jeans e sneakers).

foto di @fabrizio.sansoni
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Per la stilista romana non è la prima collaborazione col mondo della danza, che è anzi un’arte a cui si sente molto vicina, che ama particolarmente. La Maison vanta una tradizione di lunga data col balletto, cominciata molto prima che lei arrivasse alla direzione del brand, posta in essere già dal  fondatore Christian Dior, grande appassionato di questa disciplina. Monsieur Dior ha firmato creazioni con cui hanno danzato nomi del calibro di Margot Fonteyn e Roland Petit. Maria Grazia Chiuri, invece, ha iniziato diversi anni fa a collaborare con la sartoria del Teatro dell’Opera di Roma, aggiungendo così bellezza ad altra bellezza, in un trionfo di arte pura e magnificenza in cui la danza incontra l'alta moda.

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