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Le modelle chiedono una Carta dei diritti che le protegga da sfruttamento e abusi sessuali

“Nonostante la facciata glamour della moda il settore è pieno di violazioni dei diritti”: nasce da questa premessa il Fashion Workers Act.
A cura di Giusy Dente
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Alessandra Ambrosio in passerella, Victoria's Secret Show 2024
Alessandra Ambrosio in passerella, Victoria's Secret Show 2024

Oltre 200 top model, tra cui Christy Turlington, Helena Christensen e Alessandra Ambrosio hanno inviato una lettera aperta a Kathy Hochul. Hanno sollecitato il governatore di New York a firmare una carta dei diritti che garantisca loro protezione dalle molestie sessuali, dalla discriminazione e dall'intelligenza artificiale che minaccia la loro immagine. La scadenza incombe: il governatore ha tempo fino al 24 dicembre per firmare il Fashion Workers Act, approvato dall'assemblea legislativa dello Stato a giugno.

Cosa chiedono le modelle

A giugno l'Assemblea e il Senato di New York hanno approvato il Fashion Workers Act S.9832 (Hoylman-Sigal) / A.5631E (Reyes). È una legge in lavorazione dal 2022, pensata per tutti i lavoratori coinvolti nell'industria della moda. La legge è nata su proposta di Model Alliance per cambiare l'attuale gestione delle modelle da parte di società che troppo spesso non garantiscono adeguate tutele, sottraendosi a ogni responsabilità.

Christy Turlington sulla passerella di Ralph Lauren, 2024
Christy Turlington sulla passerella di Ralph Lauren, 2024

La piccola no profit ha portato avanti diverse iniziative prima di questa, per tutelare donne vittime di abusi, molestie, sfruttamento, ridotte in schiavitù o costrette alla prostituzione. Nello specifico del settore fashion, sul sito ufficiale si legge:

Il nostro lavoro è incentrato sulla verità che, nonostante la facciata glamour della moda, il settore è pieno di violazioni dei diritti umani. La nostra comunità vuole un cambiamento.

Da giugno nulla è cambiato, perché manca la firma del governatore di New York, Kathy Hochul. Solo così la proposta diventerà legge prima della scadenza del 24 dicembre.

Helena Christensen sfila per Balmain, 2020
Helena Christensen sfila per Balmain, 2020

Nella lettera aperta scritta da Sara Ziff (direttrice esecutiva) e firmata da circa 200 modelle per sollecitare il governatore, si legge:

Come modelle, sappiamo in prima persona quanto sia urgente il bisogno di tutele fondamentali del lavoro per creare un ambiente di lavoro sicuro ed equo nel settore della moda. Spero davvero che, come prima governatrice democratica di New York, si schieri a fianco della nostra forza lavoro, per lo più femminile e spesso immigrata. Se la tua attività si basa sullo sfruttamento delle ragazze, allora forse dovresti ripensare alla tua attività. 

Alessandra Ambrosio sfila per Alexander Wang, 2022
Alessandra Ambrosio sfila per Alexander Wang, 2022

Il Fashion Workers Act, una volta in vigore, darebbe alle modelle maggiori diritti, rendendo le agenzie più responsabili nei loro confronti. Oltre a tutelarle economicamente e proteggerle da sfruttamento e molestie, andrebbe a limitare gli squilibri di potere e a disciplinare i diritti di immagine digitale. Questo è un problema che non si può più sottovalutare, man mano che l'intelligenza artificiale avanza. La lettera chiede di porre fine a decenni di abusi finanziari, sessuali e fisici. Si legge:

Dall'aver subito sfruttamento sessuale durante casting e servizi fotografici all'aver iniziato la nostra carriera indebitandoci con le nostre società di gestione e vedendo le nostre immagini manipolate con l'intelligenza artificiale generativa senza il nostro consenso, ognuno di noi ha una storia che dimostra come New York stia deludendo i volti di una delle sue industrie più culturalmente vivaci ed economicamente significative al mondo.

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