Le 10 tendenze dalle sfilate Primavera/Estate 2025 e i migliori look visti in passerella
Con lo show di Miu Miu si chiude la Paris Fashion Week, la quale a sua volta conclude il celebre fashion month in cui i grandi brand della moda internazionale hanno presentato le collezioni donna per la Primavera/Estate 2025 nelle diverse capitali della moda da New York a Parigi, passando per Milano. Dopo aver assistito all'ultima sfilata in calendario è finalmente possibile tirare le somme e avere una overview di tutte le collezioni cercando di rintracciare i trend di stagione sparpagliati nei diversi show.
Sulle passerelle dei maggiori brand sono i contrasti a regnare: dall'opposizione tra vecchio e nuovo, tra passato e futuro tra retrò e modernismo nasce nuovo significato. Gli stili di ieri, i pezzi d'archivio, gli abiti dei guardaroba di famiglia rispuntano fuori per essere rivisti e corretti in chiave moderna. Nelle collezioni Primavera/Estate 2025 convivono fantasie tapestry o floreali che ricordano poltrone anni '50, stampe geometriche anni ‘60, gambaletti color carne, centrini fatti all'uncinetto, tutti dettagli retrò che sembrano uscire un'antica wunderkammer ricca di tesori da riscoprire. Ancora al passato sono ancorati i rimandi alle sagre di provincia o al mondo dei pescatori. Tutto questo convive, spesso all'interno di una stessa collezione, con tagli iper moderni, con abiti decostruiti, con colletti aerodinamici, con gonne asimmetriche e pantaloni con una gamba sola, con tessuti che sembrano stropicciati. Dalle fantasie di tendenza agli abiti must, ecco una carrellata con tutti i trend dalle passerelle per la prossima primavera.
Floral tapestry retrò
Il floreale per la primavera certamente non è avanguardia pura, è nuovo però l'utilizzo delle stampe flower che abbiamo visto sulle passerelle P/E 25. Sì perché, più che con romantici fiori dai colori pastello, gli abiti per la prossima primavera sono decorati con fantasie che ricordano quelle delle tappezzerie anni '50, per intenderci, quelle con cui erano rivestite le poltrone della nonna.
Addio dunque a fiorellini bon ton: i disegni e i ricami fiorati spuntano su fondi scuri in total black, come nei modelli firmati Chloé, o sono sfumati, come quelli che appaiono sugli abiti di Loewe e sui twin set in maglia di N21. Un mix di disegni paisley e fiori dal sapore retrò sovrasta le giacche disegnate da Alessandro Michele per il suo debutto da Valentino, mentre sono più luminosi e macro i fiori in stile tapestry dei tubini lamé disegnati da Marco De Vincenzo per la primavera di Etro.
Camicie che diventano abiti
Le classiche camicie crop e i modelli oversize, che nella scorsa stagione calda avevano spopolato (anche in spiaggia come copricostume), lasciano il passo al modello must have della prossima primavera, ovvero l'abito camicia. Gli chemisier di tendenza assomigliano a rigorose tuniche verde menta sulla passerella di Fendi, da Fiorucci hanno maxi tasche sul davanti e fantasie tono su tono intarsiate nel tessuto di seta, mentre sembrano polo maxi che arrivano fino ai piedi da Sunnei.
Maria Grazia Chiuri per Dior gioca con le forme, le stravolge trasformando una classica camicia bianca in un abito effortlessly chic. Daniel Roseberry segue il trend trasformando, nella collezione P/E 25 disegnata per Schiaparelli, la camicia bianca in un sinuoso abito corsetto con stecche in vita, bottoni dorati e drappeggi sulla gonna.
Parola d'ordine de-costruire
Il trend che prevede una de-costruzione degli abiti e dei modelli più classici, già visto sulle scorse passerelle, prosegue grazie a una serie di designer che distruggono, tagliuzzano e spostano gli elementi, per dare vita a qualcosa di nuovo. Matthieu Blazy, Direttore Creativo di Bottega Veneta, sceglie il "caos" dell'asimmetria proponendo alcuni dei look più belli di questa stagione, tra cui quelli con i capi metà gonna e metà pantalone, che lasciano una sola gamba scoperta. Max Mara gioca con il concetto di sartoriale, tagliando un semplice tubino, per creare su di esso increspature e asimmetrie che diventano decori minimal.
Calcaterra spezzetta le componenti di blazer, top e camicie, aggiungendo spalle cadenti, abbottonature sbilenche e colli asimmetrici, per creare architettonici look destrutturati. Anche Jonathan Anderson distrugge, per Loewe, le linee classiche, proponendo in passerella drammatici abiti dagli orli aerodinamici a forma di ellisse e camicie in pelle con gli angoli all'insù che sembrano mossi dal vento.
Abiti stropicciati
Sulla stessa scia post moderna si colloca il trend degli abiti stropicciati. Una delle tendenze più forti delle ultime passerelle primaverili prevede infatti l'utilizzo di tessuti increspati o con orli non lineari, che danno un movimento ondulatorio al capo, facendolo sembrare stropicciato. I colletti con fil di ferro che sfilano storti o le camicie e gli abiti arricciati sono uno dei leitmotiv della collezione Primavera/Estate 2025 di Prada, dove il dettaglio "sbagliato" è out of bed dà vita a una serie di affascinanti look che senza dubbio diventeranno iconici.
Trench, chemisier e blazer rosa confetto sono tutti stropicciati sulla passerella di Bottega Veneta, lo stesso vale per i chiodi e i capi in pelle di Acne Studios, marchio che sperimenta aggiungendo alla pelle il particolare effetto ondulatorio sugli orli e sulla superficie dei capi. Ottolinger estremizza il trend proponendo alla Fashion Week di Parigi mini bomber e giacche che sembrano uscite da un sacco di plastica sotto vuoto o da una valigia iper compressa.
Frange da flapper girl
Frange corte e colorate o lunghissime e luccicanti hanno popolato le passerelle Primavera/Estate 2025 di Milano e Parigi. Lungi dall'essere hippie, le frange per la prossima primavera ricordano più gli abiti Charleston delle flapper girl anni '20, rivisti e corretti in chiave moderna. Da Missoni le frange sono volumetriche, coprono i tubini trasformandoli in abiti scultura dai colori vivi e accesi.
Adrian Appiolaza, nella collezione disegnata per Moschino, gioca con le frange mescolandole ai polka dots, una delle icone della Maison. Più classiche e luccicanti le frange dei tubini Sportmax, mentre sono multicolor quelle scelte da Antonio Marras per i completi full fringe con crop top, gonna a tubo e maxi bag, look in cui le frange ricoprono ogni cosa, anche gli accessori.
Gambaletti in bella vista
Che vi piaccia o no la prossima primavera il gambaletto, quello in lycra nero velato o addirittura color carne, sarà il grande protagonista di stagione. Ce lo aveva anticipato già Chiara Ferragni in uno dei suoi look, dunque il trend ha già preso piede quest'autunno. Sulle passerelle P/E 25 abbiamo visto gambaletti fluo da Iceberg, nella collezione che celebra il 50esimo del brand.
Giuliano Calza completa tutti i look disegnati per GCDS con gambaletti al ginocchio velati in nero, mentre sono mini e color carne quelli di Onitsuka Tiger, più alti e dipinti d'azzurro, infine, i modelli visti sulla passerella di Enfants Riches Deprimés. Ricordano, infine, i calzini in filo di Scozia a coste quelli apparsi in diversi look della sfilata di Miu Miu, in cui La Signora della Moda mescola abiti bon ton con culotte, sneakers e stampe seventies, in un vero e proprio tributo ai look della sua gioventù.
Stampe vintage
Nel marasma generato dalla velocità dei social network e dell'epoca moderna, in cui tutto è fugace, diversi stilisti rivolgono lo sguardo al passato, alla proprie radici, alla vita lenta della provincia. Marco Rambaldi ha guardato alla sua terra d'origine e alla provincia italiana per l'ispirazione della nuova collezione, intitolata Tante care cose, dove spiccano una serie di stampe che ricordano le tavole imbandite della domenica o i manifesti di vecchie sagre degli anni '60. "Questa collezione parla dei ricordi del nostro passato – spiega a Fanpage.it Rambaldi – si lega dunque al tema della provincia. Ci sono alcune maglie lavorate a jacquard, che rievocano vecchie memorie, come quelle con i manifesti vintage del passato che promuovevano sagre o altri eventi organizzati in provincia, che ho avuto la fortuna di vivere. Ci sono poi le stampe tovaglia con le l'immagine di una tavola vissuta, che richiamano momenti conviviali del passato, come i pranzi della domenica".
Stampe legate al passato campeggiano anche in alcuni look di Fiorucci o sui top di Chloé, mentre da Bottega Veneta le borse che mimano le forme di un sacchetto della spesa sono decorate con grosse sirene.
Balze e volant
Balze che ricordano le onde del mare, ruche mini e macro che spuntano da ogni orlo o sulla superficie degli abiti e ancora volant che sembrano prendere vita come tentacoli, ecco i decori più vistosi e sinuosi che saranno di tendenza la prossima Primavera/Estate 2025.
Marco De Vincenzo, nella collezione P/E 25 disegnata per Etro, riesce ad amalgamare le iconiche fantasie della Maison con inserti sinuosi, posizionati alla base di gonne e tubini, dettagli che con il movimento sembrano mimare i riccioli del paisley. Balze e ruche di ogni tipo sovrastano gli abiti Valentino By Alessandro Michele e gli abiti in seta pastello di Zimmermann. Da Luisa Spagnoli le balze appaiono sugli abiti asimmetrici e monocolore, mentre Chanel le utilizza per vezzosi mini abiti dal tessuto candido.
Crochet e abiti centrino
Lungi dall'essere considerati vecchi o datati, ormai i capi crochet, quelli che sembrano centrini lavorati all'uncinetto, sono di tendenza. A confermarlo sono le ultime passerelle estive dove gli abiti in maglia e i coordinati crochet con top e short hanno spopolato.
Ermanno Scervino modernizza il crochet utilizzando tonalità di verde fluo, mentre diventa macro la trama utilizzata nella collezione P/E 25 di Acne Studios per gli abiti dalla lavorazione intrecciata. Casablanca, infine, segue il trend rendendolo pop grazie all'applicazione di originali patch iper colorati.
Corda e rete
Nodi, intrecci, corde e lavorazioni a rete o drappeggiate sono state uno dei leitmotiv sulle passerelle di Milano e Parigi. Fausto Puglisi, Direttore Creativo di Roberto Cavalli, porta in passerella una collezione ispirata ai colori e alle atmosfere marine della sua Messina. Guarda ai tramonti, alle onde del mare, alle cime utilizzate dai pescatori per creare abiti su cui queste dettagli sono stampati o prendono vita attraverso intricate lavorazioni di corda intrecciate come sculture.
Più teatrale il trend rope degli abiti, come quelli di The Attico, che sembrano sfrangiati e il cui tessuto lucente ricorda le abat jour delle lampade di un tempo, mentre i drappeggi richiamano quelli di un sipario teatrale. Forme simili a onda caratterizzano i capi in maglia sfrangiata visti sulla passerella Primavera/Estate 2025 di Stella McCartney, mentre Emporio Armanisceglie il motivo intrecciato per completare i look con originali collier simili a corde.