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Lavorare meno e vivere senza stress: sui social spopola la filosofia del Lazy Girl Job

Su TikTok o Instagram vi sarà capitato di vedere l’hashtag #LazyGirlJob: ma chi sono queste ‘ragazze pigre’ e perché sono così famose?
A cura di Beatrice Manca
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L'era delle Boss Babe, delle ragazze in carriera patite del multitasking, è finita. O almeno, così dice TikTok. In un'epoca che ha rimesso in discussione il rapporto con il lavoro, l'approccio delle persone più giovani è cambiato radicalmente e ora le donne rivendicano con orgoglio sui social i "Lazy Girl Job", cioé i lavori "da ragazza pigra". Questo hashtag, lanciato da una creator, ha rapidamente raccolto consensi ed è diventato una vera e propria filosofia di vita: lavorare meno e vivere meglio.

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Quali sono i Lazy Girl Job?

Il fenomeno dei Lazy Girl Job per molti versi è simile a un altro trend, quello del Quiet Quitting. Basta con le sveglie alle 5, con la reperibilità anche in vacanza, con le agende strapiene e con i meeting a tutte le ore del giorno. I contenuti di TikTok dedicati al lavoro sono lentamente ma drasticamente cambiati negli ultimi anni, concentrandosi sempre meno sulla produttività e la scalata alla gerarchia aziendale per preferire un approccio più rilassato, che permetta di salvaguardare la salute fisica e mentale. L'hashtag è stato creato da una giovane creator, Gabrielle Judge, ed è subito diventato virale, collezionando 17 milioni di visualizzazione. Ma quindi, quali sono i lavori da ragazza pigra? Non esiste un vero e proprio elenco: possono essere tutti i lavori d'ufficio con un orario fisso, senza reperibilità né trasferte, o in generale i lavori da remoto.

Perché "le ragazze pigre" spopolano sui social

In generale, secondo la creatrice dell'hashtag, sono tutti quei lavori capaci di dare un senso di sicurezza attraverso un giusto salario, degli orari che permettano di bilanciare vita privata e lavorativa e la possibilità di lavorare prevalentemente da remoto. In Italia lo chiameremmo "la serenità del posto fisso", ma non è solo quello: l'idea di base è di lavorare con i propri tempi, in un ambiente sano e non competitivo. Il fenomeno ci racconta un cambiamento significativo nel mondo del lavoro: fino a poco tempo fa ammettere di non essere professionalmente ambiziose era visto male, specialmente per le donne. Dopo tanta fatica per raggiungere la parità di genere, sembrava un passo indietro anziché avanti.

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Ora però le priorità sono cambiate e difficilmente si accetta un lavoro che mette a repentaglio la salute – fisica e mentale. Vale specialmente per le donne, che spesso sono anche investite della responsabilità del lavoro domestico e della cura dei figli. Ovviamente il fenomeno ha sollevato anche diverse polemiche: c'è chi lo legge come la rivincita della pigrizia e dell'accontentarsi, e chi avverte le altre ragazze di non postare sui social certi contenuti per non mettere a rischio il proprio posto di lavoro. Fenomeno virale o no, sicuramente qualcosa è cambiato.

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