Lady Gaga a Venezia, il significato del cappello con ali di pizzo: nasconde un omaggio
Lady Gaga ha rubato la scena al Festival di Venezia, nella serata dedicata al film che la vede protagonista. L'attrice è sbarcata al Lido per la premiere di Folie à Deux assieme al fidanzato Michael Polansky, sfoggiando orgogliosa il prezioso anello di fidanzamento che le ha regalato come pegno d'amore. Il suo look sul red carpet ha immediatamente attirato l'attenzione, un mix di eleganza e originalità in perfetto stile Germanotta.
Il look total black di Lady Gaga
L'attrice ha scelto un look drammatico total black che non è passato inosservato, ma che anzi l'ha incoronata regina di stile della serata. L'abito è una creazione firmata Dior Haute Couture, con scollo a V e incrocio sulla schiena, dominato da un'ampissima gonna, una sorta di maxi nuvola a pieghe. Ha completato l'outfit con stivaletti dal tacco vertiginoso di Christian Louboutin, gioielli Tiffany & Co. e un originale copricapo, il tocco eccentrico che non manca mai nei look della cantante.
La storia del cappello
Un copricapo con maschera di pizzo: era il pezzo forte del look di Lady Gaga sul red carpet del Festival di Venezia. Il cappello con ali di pizzo è firmato Philip Treacy ed è l'omaggio della cantante al mondo della moda, un mondo che la affascina da sempre: è un'artista camaleontica e si è sempre imposta con le sue scelte di stile stravaganti, originali, uniche, sempre aperta alla sperimentazione anche a costo di andare oltre le righe.
Il copricapo, creato dal famoso designer di cappelli per la sua sfilata Couture del 2001, è un omaggio all'icona della moda Isabella Blow, donna brillante e stravagante, estremamente sensibile al talento. Fu lei a scoprire Philip Treacy e Alexander McQueen. Una vita, la sua, perennemente a contatto con la bellezza, con l'arte, la moda: fu assistente del capo redattore di Vogue André Leon Talley, poi Fashion Director del Tatler, sposò il mercante d’arte Detmar Blow.
Si ritiene che l'accessorio faccia parte della collezione personale della stilista inglese Daphne Guinness e una sua versione è stata persino esposta nei musei, proprio in onore di Blow. A lei la cantante si è ispirata sin dall'inizio della carriera. Nel 2013 ha scritto su X (ex Twitter ): "Sono andata alla mostra di Isabella Blow a Londra. È così incredibilmente toccante, bella, stimolante. La sua storia è poesia".