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Lady Diana, un vita da ribelle: come la principessa è riuscita a infrangere il protocollo reale

Dall’educazione dei figli, alla serata con Freddie Mercury in un locale gay di Londra, l’ex moglie di Carlo III ha rotto gli schemi della monarchia. A 26 anni dalla sua scomparsa è ancora considerata un’icona.
A cura di Annachiara Gaggino
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Lady Diana incontra i sudditi
Lady Diana incontra i sudditi

Nella notte tra il 30 e il 31 agosto 1997 un incidente fatale coinvolse Lady Diana. L'amatissima principesse morì a Parigi assieme al compagno Dodi Al-Fayed, figlio dell'imprenditore egiziano, proprietario dei magazzini Harrod's. La notizia sconvolse tutto il Regno Unito, che non aveva mai smesso di idolatrare l'ormai ex moglie dell'erede al trono. La "regina di cuori" o "principessa del popolo", come veniva definita dai suoi fan, quella notte, con una morte tragica e prematura venne consacrata a icona.

Una vita sopra le righe, quella che aveva condotto Diana Spencer nei suoi ultimi anni, complice un desiderio di rivalsa nei confronti della famiglia reale e del futuro Carlo III, l'uomo colpevole di amare da sempre un'altra donna e costretto dal protocollo di corte a rinunciarvi. "Eravamo in tre in questo matrimonio, un po’ troppo affollato", aveva affermato la principessa nell'intervista choc che fece tremare la monarchia britannica. Anni di storia e tradizione messi in pericolo dalle dichiarazioni di Lady D. Colei che era stata vista da Elisabetta II come pretendente perfetta per il figlio Carlo stava ora facendo il possibile per minare la solidità del Palazzo.

Lady Diana balla con John Travolta nel 1985
Lady Diana balla con John Travolta nel 1985

Il periodo successivo alla sua scomparsa fu uno dei momenti più difficili per la corona inglese, che registrò il consenso più basso da parte dei sudditi. Se già gli scandali che avevano colpito Carlo e Diana avevano messo in cattiva luce il principe del Galles (in particolare la famosa esclamazione erotica intercettata durante una telefonata con Camilla), a incrementare il dissenso furono le voci che il tragico incidente nel tunnel parigino fosse stato commissionato dal Principe Filippo ai servizi segreti britannici. Voci mai verificate ma che si insinuarono nell'opinione pubblica fomentate dal gossip sulla presunta gravidanza di Lady D, che sarebbe stata incinta di Dodi; uno scandalo che la Royal family non avrebbe voluto affrontare. Certo, l'ex principessa del Galles è stata sicuramente un personaggio scomodo in un mondo caratterizzato dall'etichetta e in cui vige la ragion di Stato, come quello monarchico, una macchina di cui lei avrebbe dovuto essere solo uno degli ingranaggi.

Il matrimonio tra Lady Diana e il Principe Carlo nel 1981
Il matrimonio tra Lady Diana e il Principe Carlo nel 1981

Un matrimonio infelice

Doveva saperlo quando, nel 1981 percorse la navata della Cattedrale di Saint Paul, nel suo pomposo abito da 7,6 metri di strascico disegnato da Elizabeth e David Emanuel. O forse, vista la sua giovane età, pensava solo che si stesse realizzando il sogno di ogni bambina, sposare un principe, inconscia del fatto che l'unico sogno è quello che deve essere venduto alla nazione. Nessuna favola a lieto fine, quindi, per i novelli sposi; uno intrappolato in un matrimonio mai desiderato, lontano da colei che amava davvero; lei eterna seconda scelta agli occhi dell'uomo che pensava di dover amare. Se non poteva essere amata da Carlo, dunque, Diana decise di essere amata dal popolo, rompendo gli schemi di quell'istituzione che stava iniziando a diventare stantia agli occhi dei giovani e che videro in lei la "vittima incolpevole" di un'unione finita male. Cavalcando l'onda, quindi, ne approfittò per fare ciò che a una regina non sarebbe mai stato consentito.

Lady Diana assieme al principe Carlo e ai figli William e Harry
Lady Diana assieme al principe Carlo e ai figli William e Harry

Tutte le volte in cui Lady Diana ruppe l'etichetta

Iniziò dall'educazione dei figli la sua ribellione, che dovevano crescere in modo normale. Le balie reali non erano quindi un'opzione, e non si volle privare del ruolo di una madre comune. Poi la scuola, Diana volle che, come tutti i bambini, anche i suoi frequentassero un collegio, quando i membri della Royal family tradizionalmente dovevano essere istruiti da tutori; una scelta che perseguì anni dopo anche Kate Middleton, la moglie del principe William. Lady D si allontanò anche da quello che era il protocollo per quanto riguarda l'abbigliamento, diventando una vera e propria icona di stile, vestita da Gianni Versace in persona. I suoi abiti segnarono un'epoca, come l'indimenticabile "Revenge Dress", sfoggiato il giorno in cui Carlo ammise pubblicamente la sua infedeltà. Troppo scollato, troppo aderente, troppo corto. Il tubino nero firmato da Christina Stambolian non era sicuramente adatto a una reale. Tale fu la sua influenza nel mondo della moda che Dior le dedicò una delle sue borse più iconiche, la Lady Dior.

Lady Diana indossa il famoso "revenge dress"
Lady Diana indossa il famoso "revenge dress"

Quella volta in cui Lady Diana andò a ballare con Freddie Mercury

Nemmeno le sue amicizie erano esattamente quelle che ci si aspettano da una principessa. Tra i suoi legami affettivi più stretti anche Freddie Mercury, l'eccentrico frontman dei Queen; ed è proprio lui tra i protagonisti di uno degli aneddoti più sopra le righe di Diana. Una serata in compagnia che finisce in un locale gay con la madre dell'erede al trono camuffata per non farsi riconoscere. Il travestimento scelto è quello di un uomo, cappello con visiera, bomber militare e occhiali da sole.  A raccontarlo è proprio Cleo Rocos, presente alla nottata al Royal Vauxhall Tavern, nella zona sud di Londra. Era il 1985, il divorzio della coppia reale non era ancora nei piani, Diana era ancora la futura Regina. Ed è stato forse questo il suo gesto più rivoluzionario.

Carlo e Diana posano insieme al primogenito William
Carlo e Diana posano insieme al primogenito William
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