Lady Diana e la regina Elisabetta II, da rivali ad alleate: la storia di un rapporto controverso
Difficilmente i rapporti tra nuore e suocere sono facili, nella maggior parte dei casi le mamme dei mariti sono iper protettive e tendono a non vedere di buon occhio le loro compagne. Quando poi si parla di una famiglia come quella dei Windsor, le cose si complicano ancora di più. A dimostrarlo è stato il controverso legame tra la regina Elisabetta II, scomparsa l'8 settembre a 96 anni, e la compianta principessa Diana, i cui dettagli non sono stati mai troppo chiari ai "comuni mortali". Leggenda vuole che tra loro non corresse buon sangue, tanto che, almeno stando alle indiscrezioni dei tabloid, gli screzi e le tensioni erano all'ordine del giorno quando vivevano entrambe a corte. Il biografo reale Andrew Morton, però, avrebbe chiarito la questione, spiegando passo dopo passo come si sarebbe evoluto il rapporto.
All'inizio Lady D. aveva paura della regina
Diana: Her True Story è il libro del biografo reale Andrew Morton, al suo interno si parla anche del controverso rapporto tra la regina Elisabetta II e Lady Diana. Si dice che ai tempi del fidanzamento con Carlo la principessa avesse così tanto timore della sovrana che provava a evitarla il più possibile, si limitava gli ossequi formali come ad esempio i profondi inchini imposti dal protocollo a ogni incontro. Dal canto suo la monarca considerava la moglie di Carlo troppo fragile per il ruolo che avrebbe dovuto ricoprire all'interno del paese. Le cose cambiarono dopo la morte di Grace Kelly, per la precisione quando Lady D. chiese al marito di poter rappresentare i Royals ai funerali che si tennero a Monaco. Elisabetta approvò la richiesta, complimentandosi con Diana per il contegno mantenuto durante le esequie.
Elisabetta II, l'ancora di salvezza della principessa
Da quel momento in poi le due reali divennero "improbabili alleate", basti pensare al fatto che la principessa chiese spesso improvvise udienze alla sovrana dopo aver avuto la certezza del fatto che il suo matrimonio fosse un po' troppo "affollato". Secondo Morton la regina fu molto tollerante con quelle visite non programmate, le permisero di aiutare la nuora che all'epoca affrontava uno dei momenti più duri della sua vita. Diana veniva incoraggiata a combattere, anche se allo stesso tempo le si chiedeva di provare a salvare il matrimonio. Gli sforzi, però, furono vani e il rapporto con Carlo arrivò nel giro di pochi anni al triste epilogo che tutti conosciamo.