La trasformazione di Emma: la nuova immagine è un manifesto di libertà e accettazione
La leggerezza non è un dono, non è un regalo: la leggerezza si conquista, si impara, le facciamo spazio nei nostri cuori e nelle nostre menti per salvarci, per non soccombere, per sopravvivere alla cattiveria, alla negatività, alla pesantezza, alle difficoltà, alle sfide. Non è questione di superficialità o frivolezza: essere leggeri significa dare il giusto peso alle cose, significa non farsi abbattere da ciò che solo in apparenza sembra di vitale importanza, ma che invece non è per nulla fondamentale. Come le critiche sterili di chi con le sue parole cariche di odio punta solo a farci sentire sbagliati. Ed è esattamente questo, che Emma Marrone ha imparato a gettarsi alle spalle, come ha raccontato a GQ Italia. La cantante è sulla copertina di Hype, protagonista di un servizio fotografico in cui celebra la sua forza e la sua femminilità indossando le creazioni fashion di grandi Caes di moda.
Emma contro il body shaming
Leggerezza nella vita e nella musica: è la nuova Emma, una donna forte, più consapevole, autoironica, divertente e battagliera. La sua carriera è in un momento di grande splendore, che va di pari passo con un periodo di equilibrio personale. "La leggerezza è una cosa serissima, la puoi imparare veramente solo in età adulta. Sarà che a un certo punto ci rincoglioniamo, sarà che diventa una questione di sopravvivenza, emotiva e mentale" ha raccontato a GQ Italia, a proposito della pace interiore che ha finalmente raggiunto dopo alti e bassi, difficoltà che non sono mancate.
Oggi, però, sa distinguere le battaglie che meritano tutta la sua dedizione e quelle che bisogna invece lasciar cadere nel vuoto. Ha affrontato il body shaming uscendone intatta, cercando anzi di far passare un messaggio di accettazione e amore verso se stessi. Lei ci è arrivata a 40 anni, capendo di non voler essere la valvola di sfogo delle frustrazioni altrui, ma di voler semplicemente essere se stessa, liberamente. Tiene molto alla battaglia contro l'odio online: se si espone è soprattutto per i più giovani, per i più vulnerabili, per chi ancora non riesce a scrollarsi di dosso il peso dei giudizi ed è schiavo delle aspettative altrui.
La cantante ha spiegato:
Soffro ancora davanti a certi commenti che leggo sui social ma non per il motivo che alcuni potrebbero pensare. Io mi arrabbio non per me stessa, per il cosiddetto body shaming che fanno a me, ma perché penso a chi legge quei commenti, a quei ragazzi e a quelle ragazze che magari stanno soffrendo per il proprio corpo, e che davanti a tutto questo odio gratuito rischiano di abbattersi, di ammalarsi. Conosco troppe persone che sono finite male, ed è per loro, per le loro famiglie che non smetterò mai di rispondere a questi odiatori seriali. Davanti a tutta questa cattiveria l’unica soluzione è alzare la testa e contrattaccare. A me puoi dire tutto, che sono brutta, che sono grassa, che ho la pancia, che ho le gambe grosse, non me ne frega niente. Io mi vedo davanti allo specchio, so chi sono, conosco il mio vissuto e sì, mi piaccio. Sono una donna di 40 anni che ha sconfitto tre tumori e questo è il corpo che le mie battaglie mi hanno lasciato. Magari non sarà perfetto, ma è bello proprio perché è reale. Quindi che mi dicano pure quello che vogliono, non mi fa né caldo né freddo, ma alla mia gente no, i miei fan non me li devono toccare, non si devono permettere di ferirli con i loro commenti idioti. Sono una donna di 40 anni che ha sconfitto tre tumori e questo è il corpo che le mie battaglie mi hanno lasciato. Non sarà perfetto, ma è bello proprio perché è reale.
Emma e la moda
Nel servizio fotografico Emma indossa in copertina un abito rosso Ferrari abbinato a décolleté Jimmy Choo, con collant Wolford e gioielli Tiffany & Co. Anche le altre foto comunicano seduzione, forza, consapevolezza: il chiodo di pelle Diesel, il cappotto bianco Ferrari, l'abito Versace, il bolero Missoni, l'abito Prada. Lo styling è di Lorenzo Posocco (Styling Assistant Giulia Cova, Gabriele Leggio), che cura da tempo l'immagine della cantante, riuscendo sempre a trovare la chiave giusta per trasmettere la sua forza e la sua femminilità. La cantante si diverte a giocare con la moda, ma non si ritiene una fashion icon.
Se sono diventata una fashion icon? Non lo so. Sia chiaro, io a volte mi vesto malissimo, lo faccio consapevolmente, mi infilo una maglia, un paio di pantaloni baggy, delle ciabatte e ciao, esco di casa. Ma altre volte, invece, mi piace lavorare con i designer, ascoltare i loro consigli, indossare abiti che magari creano su misura per me come mi è capitato in passato con Alessandro Michele, per esempio. E poi adoro le fashion week, ho la fortuna di essere spesso invitata alle sfilate: la moda è senz’altro un altro modo che ho per esprimere chi sono, per raccontare le mie diverse facce. Che appunto vanno da jeans e ciabatte all’abito di super design.