La storia di Levi’s in mostra: perché l’iconico jeans si chiama 501
Levi's compie vent'anni e in occasione della Milan Design Week ha organizzato una mostra che ne ripercorre la storia. Negli spazi del MUDEC di Milano, a partire da oggi fino al 26 aprile, andrà in scena Icons, Innovations & Firsts. Stories of Heritage and Progress from the Levi's Archives' dove i visitatori potranno scoprire il percorso che ha portato l'azienda statunitense ad affermarsi come leader mondiale nel settore del denim, aneddoti sulla sua storia e immergersi negli archivi.
La favola di Levi's: perché il modello più famoso si chiama 501
Tutto ha inizio a Los Angeles nel 1873 quando un sarto di nome Jacob Davis aggiunge dei rivetti di rame alle tasche dei pantaloni da lavoro, dando vita a un modello con un design nuovo. Questa innovazione viene notata da Levi Strauss, suo fornitore, che ne rimane affascinato e gli propone una collaborazione. I due chiedono e ottengono il brevetto il 20 maggio del 1873 e iniziano a produrre salopette con rivetti brevettati Levi's e identificate con il lot number a tre cifre: 501.
Levi's, dal 1873 a oggi
In 150 anni di storia il famoso capo si è evoluto, ed è esattamente quello che vuole raccontare questa mostra. Nel corso dell'esposizione verranno analizzate le innovazioni sociali, tecniche e culturali che lo hanno portato a diventare il denim che si conosce oggi. L'obiettivo del percorso è anche quello di far riflettere sul progresso con diverse sezioni che ripercorrono le tappe fondamentali. Da "Icons" con capi indossati da Steve Jobs e Albert Einstein, a "Innovations" che mostra le innovazioni del marchio come la Levi’s Trucker Jacket con Jacquard by Google , uno dei primi capi con tecnologia indossabile, fino a "Firsts", che presenta l'iconico blue jeans originale per uomini e, successivamente, per donne.